• FESTA AGRICOLA
×

Avviso

Non ci sono cétégorie
Manca una mappa dettagliata della rete che attraversa i laboratori. E forse neppure il Ruzzo la conosce. Non si sa neppure quale acqua arriva. A scanso di equivoci, però, l'istituto di fisica nucleare del adotta pratiche cautelative, come avvenuto proprio nel periodo precedente l'allarme del 9 maggio quando, in occasione di lavori all'interno delle sale, l'acqua captata è stata messa in via precauzionale a scarico: smaltita senza finire nelle condotte idropotabili. La contiguità con gli esperimenti in corso nelle viscere della montagna è inevitabile. Sotto l'impianto in cui è ancora in corso l'esperimento "Borexino", da cui nel 2002 si sversò il trimetilbenzene che inquinò la falda, si forma costantemente un accumulo d'acqua. Per precauzione viene raccolta in contenitori appositi. E' quanto ha detto il direttore del Laboratorio di Fisica Nucleare del Gran Sasso Stefano Ragazzi aprendo le stanze alla visita dei Sindaci della Provincia di Teramo accompagnati dal Presidente della Provincia Renzo Di Sabatino. Ad oggi dunque la cosa che inquieta è il fatto che non c'è un soggetto istituzionale che possa dire con precisione che percorso fa l'acqua al di sotto dei Laboratori di fisica nucleare del Gran Sasso.Una mancata informazione che lascia turbati tutti i sindaci che hanno chiesto chiarimenti al vice presidente della Regione Giovanni Lolli presente all'incontro e che ha detto: «Vogliamo arrivare a un sistema senza interferenze e che la tubazione non passi sotto i laboratori e sotto l'autostrada. Questa è un'emergenza nazionale, dobbiamo rendere il sistema indipendente, in modo che non ci sia nessun contatto fra la captazione delle acque, l'autostrada e il laboratorio». Ma per farlo bisogna superare l'attuale sistema di captazione, studiato in passato per eliminare l'acqua che interferiva con i lavori di realizzazione dell'autostrada. Giovedì 15 giugno la Regione sottoporrà ai Laboratori di fisica e ad Autostrade un protocollo in base al quale «avranno non soltanto l'obbligo di comunicare quello che fanno, ma soprattutto dovranno avere la nostra autorizzazione», ha detto Lolli. In questo contesto entra anche la concessione della Ruzzo, in scadenza a fine anno, che sarà prorogata.