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E' teso ed emozionato Gianguido D'Alberto quando con gli altri consiglieri del Pd, Ilaria DeSanctis e Francesca Di Timoteo e con la Civica Teramo Cambia dice che: «Proseguiremo l'azione contro Brucchi anche se la De Sanctis e la Di Timoteo usciranno dal Pd con me. In questi giorni ho notato nei primi commenti alla notizia delle mie dimissioni che io ero preoccupato a fare le primarie, cosa non vera perchè il motivo è che siamo stati delegittimati da oltre un anno e mezzo dallo stesso Pd per un'azione politica di chi era sul campo come noi. Si continua a parlare di primarie mettendo uno contro l'altro, senza dire quale sia il progetto politico. Quest'azione non da seguito ad un abbandono dal consiglio e dalla città - spiega D'Alberto - io non esco dal consiglio ma non volto la faccia alla città. Non è vero che io non voglio fare le primarie, il Pd sta vivendo una profonda crisi. Il vero problema è che mi rendo conto che non posso dire le cose dentro allo stesso Pd e che oggi per come è strutturato non mi rappresenta più. C'è un problema politico profondo. Non sono più in grado di stare nel Pd dove c'è solo una logica di corrente e se non stai dentro sei tagliato fuori. Questi sono gli stessi schemi che contestiamo al centrodestra  - ha proseguito D'Alberto -  Questo è quello che viviamo, per questo il nostro è un atto di coerenza. Così come stanno le cose non posso più svolgere la mia azione. Noi siamo stati soli senza sostegno alle cose che abbiamo fatto in consiglio. Noi ci opponiamo a questi metodi e ci auguriamo che il Pd abbandoni questo modo di fare. Quello che ha fatto traboccare il vaso è stato il sentirsi dire che per ora la questione dell'ospedale unico su Teramo città non poteva essere affrontato. Teramo città non sarà oggetto di una logica di occupazione di persone che arrivano da fuori Teramo e porteremo avanti un progetto che si apre alla città, verso un metodo nuovo di fare politica. Un segnale forte che speriamo che il Pd comprende gli errori commessi fino ad oggi. La nostra azione politica non è più compatibile con quella del Pd teramano. Non sopporto poi frasi come "Ci dobbiamo prendere Teramo Città" che non deve essere presa da nessuno, invece va liberata ma nel merito e nel metodo. Ci rivolgiamo a tutte le forze civiche affinchè ci sia un supporto altrimenti Teramo non riusciremo a liberarla». Teramo Cambia aderisce all'iniziativa degli ex del Pd: «Inizia una nuova esperienza anche per noi - dichiara Antonio Filipponi - anche noi abbiamo subìto. D'Alberto rappesenta la cosa migliore che Teramo ha da 15 anni. Ora la palla passa a chi vuole provare a cambiare qualcosa. Ora siamo nella situazione peggiore che Teramo abbia vissuto nella sua storia. Siamo qui per offrire un'alternativa seria. Anche la Santone è con me e sosteniamo questo progetto». Nessuno del Pd (Minosse, D'Alfonso) ha telefonato per chiedere i motivi delle sue dimissioni da capogruppo di D'Alberto. Ora  Pd e Teramo Cambia lavoreranno per la costituzione di un nuovo gruppo consigliare. In consiglio rimarrano: Verna. Melarangelo e Bartolini. ASCOLTA GIANGUIDO D'ALBERTO GUARDA IL VIDEO