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«Mutuando la frase di Aldo, Giovanni e Giacomo posso dire solo...non ci posso credere!!. Per il resto non ci sono parole». Commenta così la nuova vecchia-giunta di Brucchi, Giandonato Morra.  E di più non dice, con l'elegante distanza di chi sente che ogni parola sarebbe superflua, in un momento in cui la politica del Palazzo ha mostrato che le parole sono state inutili. E mentre Morra evoca il tormentone lanciato, all'epoca, da "Mai dire gol", sulla pagina Facebook di Paolo Gatti compare un post: "Teramo. Spero che dopo due mesi buttati, a discutere di nulla, l'amministrazione si rimetta al lavoro per aggredire i problemi di Teramo. Mi dispiace per il mio amico Silvio Antonini, che si è reso disponibile ad uscire dalla Giunta senza aver demeritato. Così come in precedenza avevano fatto anche Rudy e Francesca. Mi pare piuttosto evidente che il prezzo dell'instabilità e dei capricci lo abbia pagato la lista di Futuro In, ma con eleganza e senza fare una piega, perché la responsabilità va praticata e non solo evocata. Non abbiamo mai avuto problemi a fare rinunce di spazi di rappresentanza, e così e' stato anche stavolta. Prego coloro che sostengono il contrario di smettere di litigare con la realtà e, se possibile, di contribuire, ciascuno per quel che può, a risollevare la nostra città". Un post che vuole essere una affermazione di merito, ma si rivela un clamoroso autogol, perché Gatti ammette che questa città deve essere risollevata. Una domanda: chi mai l'avrà affossata....?