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Ha destato scalpore la locandina di un convegno che si svolgerà domani, nella sala conferenze della facoltà di Scienze politiche di Teramo dal titolo: “Dalla grande calamità, una valanga di opportunità”. Sullo sfondo, l’immagine agghiacciante di una valanga di neve che sembra proprio quella che a gennaio ha travolto l’hotel Rigopiano, uccidendo ventinove persone. Tra gli enti patrocinanti l’incontro, si legge sulla locandina, la Regione Abruzzo, l’Istituto zooprofilattico di Teramo, il Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga e lo stesso ateneo teramano. Tra i relatori del simposio (che servirà anche a “conseguire 0,5 crediti formativi per i dottori agronomi e forestali”) docenti, politici e tecnici di spicco. La notizia ripresa anche da Repubblica sta facendo il giro del mondo. E piovono anche comunciati: Questo arriva da Cpc. Santacroce, USB, Rifondazione: «Apprendiamo dell convegno che si terrà domani al campus universitario Aurelio Saliceti dal titolo " Dalla grande calamità/ una valanga di opportunità". Rimaniamo basiti dalla totale mancanza di rispetto per ciò che queste parole possono scaturire nel cuore di tutti noi. Proviamo vergogna e rabbia per il modo in cui vengono affrontati ed apostrofati  i temi in questione... trapela in tutti noi la mancanza di senso civico e morale a cui si aggiunge la totale assenza di progetti e soluzioni per i disastri ambientali che hanno colpito la nostra regione, ora possiamo parlare tranquillamente non solo di disastri ambientali ma anche di disastri umani.Crediamo che fino a quando promuovono e partecipano i nostri amministratori  a iniziative dai titoli come sopra citati noi saremo chiamati a rappresentare l'esatto contrario di questi politici inconcludenti e non ci aspettiamo soluzioni ma solo passerelle di chi spesso agevola il malaffare nazionale. Svegliamoci concittadini», scrive il Cpc. Santacroce, USB, Rifondazione Anche il presidente dell'Izs che figura tra gli sponsor del convegno, Manola Di Pasquale che aveva postato la locandina destando l'ira di facebook, la toglie per scrivere: «Prendendo atto del sentimento di sdegno che ha causato , ritengo necessario rimuovere la postata locandina». Tra i commenti c'era anche quello del Governatore D'Alfonso che annunciava che non avrebbe preso parte al convegno. Duro attacco arriva anche dal Movimento Cinque Stelle: «“Senza vergogna: questo è l’unico commento che è possibile rivolgere a chi sfrutta una tragedia dolorosissima come quella di Rigopiano per creare slogan da campagna pubblicitaria”. Queste le parole dei Portavoce del M5S abruzzese in merito al Convegno dal titolo “Dalla grande calamità una valanga di opportunità” organizzato per domani, 22 giugno, presso la facoltà di Scienze politiche di Teramo. “Quanto accaduto a gennaio a Rigopiano, è una delle pagine più oscure e funeste che la nostra Regione ricordi, sia perché hanno perso la vita 29 nostri concittadini, sia perché le responsabilità di quanto accaduto pesano ancora. Una vicenda gravissima che avrebbe dovuto fare riflettere sugli errori commessi e servire da monito per il futuro, meritando il massimo rispetto. Organizzare, invece, un convegno pubblicizzato con parole che da fastidio anche ripetere nella testa è squalificante, come l’intento di voler parlare di quanto accaduto come un'opportunità per l’Abruzzo. Una vicenda che dimostra la sensibilità ed il rispetto che i nostri rappresentanti del mondo politico, giudiziario ed accademico, dal Presidente della Regione D’Alfonso, al rettore D’Amico, dal Sindaco di Teramo Brucchi, al Presidente della Provincia di Teramo Di Sabatino, hanno nei confronti delle vittime della tragedia di Rigopiano, dei loro familiari e di tutti i cittadini abruzzesi. Poca sensibilità nel non vedere che si sta calpestando il dolore e la sofferenza di chi, a causa della valanga, ha perso gli affetti più cari e l'intervento di un'indignazione virale e che ha costretto addirittura la Regione a smarcarsi dalle responsabilità. Proprio per questo – hanno concluso i Portavoce del M5S - riteniamo doveroso da parte degli organizzatori e della Regione, che vengano formulate pubbliche scuse ai cittadini ed in particolar modo ai familiari delle vittime oltre, ovviamente, alla cancellazione immediata del Convegno. Da una tragedia, come quella di Rigopiano, che ha portato un dolore e sofferenza indicibili e che ha ferito così profondamente l’Abruzzo, non può nascere alcuna opportunità, ma solo una seria riflessione sugli errori commessi e su cosa sia necessario fare per evitarne di nuovi in futuro. A chi, invece, ha pensato di sfruttare una calamità così grave per fini propagandistici non può che andare il nostro biasimo e deplorazione e quello di tutti i cittadini abruzzesi”. concludono i Portavoce M5S Regione Abruzzo. Ad inviare la nota con la locandina ci ha pensato un giornalista, pero', che fa da Ufficio coordinamento convegno. Tra i commenti di oggi quello di Massimiliano Giancaterino, fratello di Alessandro, maître dell’hotel Rigopiano deceduto in quell’inferno di ghiaccio: “Buongiorno. Sono il fratello di Alessandro. Eh niente... volevo dire a chi ha organizzato questo evento che, nello scegliere il titolo, ha dimostrato una delicatezza e un tatto incredibili. Complimenti vivissimi! Al peggio non c'è mai fine”, scriveva. Alle 14,40 arriva la nota del Rettore Luciano D'Amico che scusandosi invia questa nota: Nella assoluta certezza che gli organizzatori del convegno mai avrebbero voluto mancare di doveroso rispetto alle vittime dei recenti eventi calamitosi, consapevole che il titolo erroneamente assegnato all’iniziativa lascia spazio a equivoci irriguardosi, il Rettore, su richiesta dei responsabili dell’iniziativa, ha disposto l’annullamento della giornata di studi, giornata sin dall’inizio finalizzata esclusivamente alla presentazione di una ricerca sul fenomeno valanghe nell’intera area del Gran Sasso attraverso la mappatura degli eventi verificatisi lo scorso inverno. Lo spirito dell’iniziativa era, per questo motivo, opposto a quello desumibile dalla infelice titolazione, essendo orientato a evitare il ripetersi di eventi calamitosi attraverso una migliore conoscenza del contesto in cui questi possono verificarsi. In ogni caso, il Rettore, alla luce dell’incolpevole equivoco che vede coinvolta suo malgrado l’Università degli Studi di Teramo, si scusa per quanto accaduto. In riferimento al convegno previsto per giovedì 22 giugno il preside della Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Teramo, Paolo Savarese «in piena consonanza con quanto dichiarato dal rettore Luciano D’Amico sottolinea la totale estraneità della Facoltà all’iniziativa in oggetto».