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Il giorno ha messo a nudo la drammaticità e la distruzione della ex Richetti. È infatti appena trascorsa una notte particolarmente impegnativa per i vigili del fuoco che stanno lottando da ieri sera contro l'incendio che ha interessato lo stabilimento produttivo della ditta Richetti, a Sant'Atto di Teramo. Il massiccio schieramento di uomini e mezzi ha impedito che il vasto incendio si propagasse ad una cella frigorifera di circa 1.500 metri quadrati al cui interno sono stoccati prodotti finiti (merendine fresche) ad alcuni silos e serbatoi di gas presenti all'esterno del capannone e a tre linee di produzione. I vigili del fuoco stanno ora lavorando per lo spegnimento del magazzino degli imballaggi, dove si è sviluppato inizialmente l'incendio che ha determinato anche il crollo del tetto di tale reparto. La copertura del capannone è realizzata in lastre di eternit e parte di essa è andata distrutta dalle fiamme. Per tutta la notte l'incendio ha prodotto una densa e alta colonna di fumo. Sul posto è intervenuta anche l'ARTA, che ha proceduto ad effettuare i necessari accertamenti, per la verifica di eventuali condizioni di inquinamento ambientale. AGGIORNAMENTO DELLE ORE 8,30 DEL 27 GIUGNO 2017 Confermata l'esistenza di eternit da parte dell'ingegnere della Richetti questa notte. E a tal proposito il Sindaco di Teramo dichiara: «Ho appreso della presenza di eternit anch'io stanotte. Occorre un piano per togliere il materiale non solo dalla Richetti ma da tutte le aziende, organizzero' un tavolo anche per eliminarlo dalle abitazioni e non solo dalle aziende. Un piano di monitoraggio costante - prosegue il Sindaco - distinguendo da quelle aziende che producono alimenti e da quelle che non producono alimenti. E' un tema importante e come sempre, purtroppo si pone quando accadono queste cose. Occorre più prevenzione tenendo conto che le risorse sono sempre scarse. Il governo deve giocare un suo ruolo importante perchè il privato da solo non ce la fa più. La salute pubblica è la prima cosa». L'INCENDIO ALLA RICHETTI