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Potremmo definirla “la Coppa del terremoto”, questa 45a edizione della Interamnia World Cup; per le scosse sismiche che nel corso dell’anno hanno funestato la città, creando danni, disagi e notevoli conseguenze nello spessore sociale cittadino e negli animi dei teramani. Per gli scossoni che arrivano dalla cronaca nazionale (ci riferiamo al caso di Torino, dai risvolti dram- matici per le persone riunite per la finale di Champions League), che impongono un sistema di sicurezza rigoroso e capillare, come non c’era mai stato per la nostra manifestazione e a cui noi teramani non siamo abituati. E infine lo scossone più grande, quello che ci arriva dalla nostra città, svuotata, puntellata, stanca, impoverita e che, soprattutto, ha smesso di ridere e di divertirsi e ha bisogno di un po’ di leggerezza. Non abbiamo voluto farci abbattere e, ancora una volta, ci siamo assunti la responsabilità del ruolo che la Coppa ha raggiunto in quasi mezzo secolo di vita; ancora una volta abbiamo ritenuto di dover dare il nostro contributo e di dover fare anche noi qualcosa per la ripresa di Teramo. Abbiamo raccolto il messaggio del Presidente del Coni, Giovanni Malagò (che porterà il suo saluto agli at- leti della Coppa il 6 luglio) che vede nei grandi eventi sportivi uno dei principali momenti di sviluppo e di rilancio dei territori colpiti dal sisma. Ci siamo rimboccati le maniche e siamo scesi in campo, da sportivi che non si arrendono mai, cercando di accogliere al meglio, come sempre e per le nostre possibilità, i tanti atleti che arri- veranno anche quest’anno. Ed è il primo dato positivo per la 45a edizione, che non registra rilevanti flessioni nelle partecipazioni rispetto agli ultimi anni e che riserva, anzi, qualche significativa novità. Un esempio, che ci rende particolarmente orgogliosi, è il torneo di squadre universi- tarie con cui prende vita la nostra collaborazione con l’Università di Teramo e con il suo processo di internazionalizzazione; e il lancio di un concorso internazionale di videomaking, dedicato al nostro amico, socio e sodale, Antonio Forlini recentemente scomparso. E, in tema di ricordi, abbiamo voluto rendere un piccolo grande omaggio ai protagonisti della pallamano teramana scomparsi, intitolando loro i campi della 45a Coppa. Per il resto, ci auguriamo di poter regalare ancora una volta una settimana di sport sano e divertimento, confidiamo nella proverbiale accoglienza dei teramani e speriamo di poter svolgere un’azione di marketing, significativo per la nostra città. Mi sia consentito di spendere le ultime parole per chi ha reso possibile, ancora una volta, mettere in piedi un evento di questa portata; il Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi e i partner istituzionali vicini da sempre; l’on. Paolo Tancredi, la cui azione ci consente di guardare al futuro e al rilancio della manifestazione con serenità; le associazioni cittadine, sempre pronte alla collaborazione fattiva e la Caritas, che mette a disposizione i suoi locali per l’Interamnia. Il mio ringraziamento personale, infine, va ai tanti collaboratori che danno l’anima per la realizzazione e la riuscita dell’evento e a tutti i teramani che ci accoglieranno, anche quest’anno, con l’entusiasmo di sempre.   Pier Luigi Montauti Presidente Interamnia World Cup