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Nel Pd locale così come in quello nazionale c'è chi lascia e chi attende l'evolversi della situazione. E' un via vai e un attendismo a volte strategico. E' il caso del Pd di "Per il Pd" che dopo la conferenza stampa di Minosse, Marini e Rapino hanno deciso di posizionarsi in una situazione di "attesa" e di "combattere" dal di dentro il partito per il bene, dicono, soprattutto di Teramo. Lo spiega Manola Di Pasquale nel suo post: «tre anni fa il partito democratico di Teramo ha impegnato risorse umane, e dirigenti per affrontare una difficile campagna elettorale contro un centro destra forte perchè espressione ,nella sola città di Teramo, di un presidente regionale, quattro assessori regionali, un deputato. POCHI hanno voluto METTERCI LA FACCIA candidarsi a sindaco e nelle liste del partito democratico, alcuni lo hanno fatto nella convinzione che era necessario affrontare la competizione elettorale nell’interesse della città, dei nostri iscritti ed elettori. Lo abbiamo fatto con grande impegno, convinzione ed entusiasmo , e anche con tanto affetto e rispetto verso il partito e la città. Oggi il partito democratico regionale e provinciale ci ripaga con un commissariamento imposto, senza discussione e condivisione; ha deciso senza alcuna reale motivazione politica di buttare via un patrimonio di professionalità e di progettualità; di buttare via tutti i tesserati che sino ad oggi ci hanno messo la faccia...». Ieri mattina si è riunita la commissione regionale di garanzia per decretare il commissariamento della sede di Teramo con alla guida Sandro Mariani. Cosa chiara già il 25 maggio quando la designazione di Mariani c'era già stata come si evince da questa lettera ma vista la fibrillazione dell'altra parte del partito si è deciso di attendere fino a ieri e quindi l'ufficialità. Ieri il consigliere regionale Luciano Monticelli ha evidenziato il fatto che non era stato chiamato mentre si attendeva una nota che non è mai arrivata. Da oggi Mariani è a lavoro per il Pd Teramo, la sveglia per lui è suonata alle 6 in corso De Michetti.