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“Apprendo da un articolo de IL CENTRO...”
così inizia il commento di Agostino Ballone che parla (non si sa se in veste di presidente di Confindustria Abruzzo o di presidente della propria azienda di trasporti urbani di Teramo) rispetto alla Legge Regionale che ha indicato quale “Ente di Programmazione” la stessa amministrazione regionale.
Evidentemente le lamentele, rispetto ad una presunta segretezza dei contenuti della norma licenziata dal Consiglio Regionale ieri l’altro, si ritiene che il presidente Ballone dovrebbe rivolgerle ai suoi colleghi Chiacchiaretta e Di Fonzo che, in qualità di rappresentanti ANAV, hanno regolarmente partecipato anche in sua rappresentanza alla audizione in 2° commissione che ha preceduto la discussione
in aula.
Questo “corto circuito” interno ad ANAV è segno di quanto l’individualismo, che caratterizza lo scenario dei 45 concessionari privati del TPL abruzzese, sia deleterio per il loro stesso futuro visto che impedisce loro un salto di qualità mediante le
necessarie aggregazioni.
Concessionari divenuti tali non per meriti particolari ma a seguito di affidamenti diretti che, proprio in barba alla concorrenza ed al mercato, proseguono da oltre 40
anni.
Qualcuno è cresciuto (meno di 10), gli altri hanno campicchiato e presentano un quadro impietoso di nanismo industriale caratterizzato dall’utilizzo di pensionati alla guida, dal non riconoscimento di norme e contratti di lavoro di primo e secondo
livello, da dati occupazionali medi inferiori ad una unità.
Invoca le gare il presidente di Confindustria ed omette di evidenziare che IN HOUSE a TUA spa andranno solo i servizi già esercitati dalla società regionale proprio per difendere il diritto costituzionale alla mobilità in particolare nelle aree disagiate ed omette di evidenziare che all’affidamento competitivo verrà riservato l’oltre 20% dei
servizi regionali già attualmente oggetto di concessione a privati.
Omette anche di rappresentare che a mercato andranno tutte le relazioni
extraregionali com’è giusto che sia.
I paladini dell’ultim’ora non tentino di strumentalizzare i lavoratori delle imprese di
trasporti private che, sia chiaro, ci stanno a cuore tangibilmente.
(cfr. testo della recente conversione del Decreto Legge 91/2017 modificato a seguito di un accordo tra le segreterie nazionali delle OOSS ed il Ministro delle Infrastrutture
che ha introdotto:
- la clausola sociale in caso di trasferimento del personale a seguito di gara con
mantenimento di CCNL e di contratti di 2° livello,
- il reimpiego di personale inidoneo per il contrasto nell’evasione tariffaria,
- il ripristino delle norme di cui al RD 148).
Invece i loro “like” su Facebook evidenziano il loro affetto smisurato per “alcuni”
datori di lavoro e non per i lavoratori.
Pescara 3 agosto 2017 IL SEGRETARIO GENERALE