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Si torna a parlare del calendario venatorio con la contestazione dello stesso da parte della Federcaccia per la decisione della Regione Abruzzo di spostare l'inizio della stagione di caccia ai primi di ottobre, e annuncia che ricorrerà al Tar. Nel mirino sempre e solo l'assessore Dino Pepe. «Non è possibile che la nostra Regione, unica in Italia - ha spiegato il segretario di Federcaccia Abruzzo Ermano Morelli - non rispetti le leggi nazionali. Ci è stata negata la pre-riapertura il 2 settembre e addirittura la Regione ha disposto di rimandare l'inizio ufficiale della stagione che solitamente avviene la terza domenica di settembre. Togliendoci un mese di attività non ha tenuto conto di come questo avrà ripercussioni sull'equilibrio della fauna selvatica, per il contenimento delle specie in sovrannumero». Morelli riferendosi a Pepe dice anche che: «È il peggior assessore del settore che abbiamo mai avuto. Lavora, a stretto contatto con l'Ispra solo per ridurre l'attività venatoria e tra l'altro ha già disposto il divieto di caccia per cinque specie». Insomma prosegue la guerra tra Federcaccia, Atc ed altre sigle con l'assessore Pepe, quest'ultimo per nulla preoccupato dalle conferenze stampa e dai comunicati ha annunciato da tempo che andrà avanti per la sua strada. All'incontro con la stmpa oltre a Morelli (foto) erano presenti anche il presidente dell'ambito territoriale del Vomano Franco Porrini e il cacciatore Francesco Triozzi.