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Genitori sul piede di guerra dopo le dichiarazioni di ieri rese dal primo cittadino (ASCOLTALE CLICCANDO QUI) in merito al rientro a scuola e all'ipotesi di studiare a casa. Plinio Bellabona scrive sulla sua pagina facebook: «Caro Maurizio Brucchi tu non ti permettere di sfidare nessuno e neanche di fare l'arrogante presuntuoso, sai perché? Perchè sei un amministratore che ha "sperperato" il milione di euro che nel 2004 (tu eri assessore) Gianni Chiodi aveva ottenuto proprio e anche per accertare la vulnerabilità sismica, di cui all'OPCM 3274/2003, utilizzandolo qua e la con lavoretti di manutenzioni varie x €. 850.000,00 circa (il cui 2% era destinato quale incentivo per l'ufficio tecnico), distraendo, in tal senso, la somma di circa €. 450.000,00 che invece sarebbero serviti per indagini, prove sui materiali e accertamenti sismici per ottenere, quindi, le famigerate schede di vulnerabilità! Essendo obbligato come amministratore a dare contezza dell'utilizzo improprio di soldi pubblici, non credo ti possa permettere di giocare, scherzare e fare idiote battute di cattivissimo gusto!!! Nelle "tue" scuole insicure ci mandiamo i nostri figli, bambini indifesi, cuccioli impotenti di fronte alla tua incapacità, e non solo, ma anche a quella dei tuoi dirigenti "scalda sedie" che in tanti anni non hanno mai partecipato a un bando per l'ottenimento dei fondi specifici messi a disposizione dalla Protezione Civile... Ora rispondo alla tua infelice, scorretta e maleducata domanda provocatoria. Premesso, che prima di fare il "galletto" dovresti meglio conoscere e, quindi, studiare le norme. Seconda cosa, la mia abitazione si, è in possesso dei requisiti minimi antisismici che nessuna delle scuole che hai amministrato per oltre 14 anni, e che vuoi continuare ostinatamente a farlo, possiede! Hai capito signor Sindaco?!?!?!?! Ah, una ultima cosa, ho delibere, documenti, files e relazioni che attestano quello che ho detto e, se non dovessi trovarli negli uffici comunali, puoi passare nel mio...porta una memoria USB che te ne darò copia...giusto per rinfrescarti la memoria! Sono rimasto tanto tempo in silenzio a guardare, però ora hai oltrepassato ogni limite: dimettiti e chiedi scusa alla Città di Teramo», conclude Plinio Bellabona.