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A Montorio capoluogo il sindaco Gianni Di Centa ha annunciato la rimozione del tendone provvisoriamente adibito a chiesa, nel parcheggio pubblico di largo Tom Di Paolantonio, dopo che tutti gli edifici religiosi sono risultati inagibili. La struttura, che servì ad ospitare subito dopo il terremoto di Amatrice, gli sfollati che avevano la casa inagibile, divenne  la chiesa temporanea, molta fredda durante l'inverno, dove passava aria e acqua visto che è fissata direttamente sull'asfalto. Montorio dopo il sisma dell'Aquila, che aveva reso inagibili le chiese di Sant'Antonio, San Filippo e I Cappuccini, con gli eventi sismici dell'agosto dell'ano scorso e dei mesi seguenti, ha perso anche San Rocco e gli Zoccolanti, rimanendo difatti esattamente da un anno senza nessuna chiesa agibile. Oltre cinquemila fedeli sono rimasti senza un luogo dove potere ascoltare la messa. Di qui l'utilizzo del tendone fino ad oggi. Qualche giorno fa la lettera inviata dal primo cittadino al parroco, al vescovo, al commissario alla ricostruzione e alla Regione in cui annuncia la rimozione del tendone. Ecco la lettera che Di Centa ha pubblicato su facebook e che sta scatenando vari commenti sulla questione. Il vescovo Seccia si occuperà della questione?