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Le celebrazioni per l’anniversario della fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria si è tenuta oggi al carcere di Castrogno. Si è trattato di un anniversario particolarmente significativo, perché si festeggiavano i 200 anni di fondazione del Corpo, hannio evidenziato i vertici del carcere teramano il cui atto primigenio risale alle Regie Patenti promulgate da Vittorio Emanuele 1° di Sardegna il 17 marzo 1817. L’occasione del bicentenario del Corpo è stata l’occasione per evidenziare, in ambito nazionale e locale, l’operatività della Polizia Penitenziaria che garantisce ordine e sicurezza all’interno di tutti gli istituti di pena, ma che non si limita solo a questo compito, poiché garantisce sicurezza sociale anche attraverso le sue articolazioni del GOM (Gruppo Operativo Mobile – che si occupa della gestione dei detenuti ad alto indice di pericolosità – cd. 41bis), e del NIC (Nucleo Investigativo Centrale). Ulteriore e fondamentale compito assegnato alla Polizia Penitenziaria è quello del monitoraggio del radicalismo e fondamentalismo islamico in carcere, con funzione di prevenzione anti-terrorismo, tant’è che la Pol. Pen. e i vertici dell’Amm.ne partecipano sistematicamente al C.A.S.A. (Comitato Analisi Strategica Antiterrorismo) presso il Ministero dell’Interno. Nell’ambito locale del carcere di Castrogno, il Comandante di Reparto, Commissario capo Osvaldo Vaddinelli, ha evidenziato l’operatività del Reparto teramano, che nel corso del 2016 ha fatto fronte a innumerevoli eventi critici (risse fra detenuti, atti di aggressioni, manifestazioni di protesta), nonché espletato un altissimo numero di traduzioni (ben oltre le 1000), nonché è riuscito a sventrare ben 5 tentativi di suicidio. Il tutto in una situazione di sovraffollamento, e con una rilevante carenza di personale come hanno evidenziato ieri con due note distinti il Sappe e la Cgil che non hanno partecipato alla festa oggi in segno di protesta. La professionalità del Corpo è stata ulteriormente evidenziata dal Direttore dell’istituto, dott. Stefano Liberatore, che non ha mancato tuttavia di evidenziare le problematiche dell’istituto, quali la carenza di personale, il sovraffollamento e l’elevato numero di detenuti con problematiche di tossicodipendenza e psichiatriche che quotidianamente vengono assegnati a questo istituto. Nel corso delle cerimonia sono stati premiati appartenenti al corpo che si sono distinti per atti di valore in situazioni di pericolo. Sono stati insigniti della Lode ministeriale gli Assistenti Capo: Ercolino Di Silvestro, tarli Pasquale, Donato di Battista, Roberto Di Giangiacomo. Hanno ottenuto Attestato di merito della Direzione della casa circondariale: il Sovrintendente Orazio Nocente, gli Assistenti capo Ercolino di Silvestro, Giancarlo Baldassarre, Giovanni Tribuzio, Gaetano Magistro, Marco Paris, Luciano Censori.