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Chiediamo scusa. Ai nostri lettori. Chiediamo scusa perché, una volta tanto, usiamo lo spazio del sito, per parlare di noi. O quasi. Ma prima di tutto, vi raccontiamo un fatto: da mesi, forse da anni, quasi ogni giorno riceviamo commenti firmati con la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., e si tratta sempre di commenti offensivi. L’anonimo lettore, al quale va riconosciuta un’attenzione straordinaria nel leggere i nostri articoli, ci insulta un po’ per tutto: perché abbiamo citato il tale politico, perché abbiamo raccontato un certo fatto, perché abbiamo pubblicato una certa foto, perché abbiamo riportato una certa notizia. E non si limita alla critica, ma ci regala perle di saggezza professionale, dispensa pillole di mestiere giornalistico, regala richiami alla deontologia. Solo che si tratta di perle false, di pillole inesistenti o di richiami sbagliati. Ovviamente, lo fa coperto dall’anonimato, appoggiandosi ad uno di quei programmi che cambiano di continuo l’ip. Così da rendersi non identificabile. Ma non ce n’è bisogno: sappiamo benissimo chi è. Lo sappiamo perché un anno fa, forse per errore, ha inviato quattro messaggi con lo stesso ip, ed è stato facilissimo risalire alla sua identità. E’ un mestierante della notizia, che cerca di dare un senso alla propria vita fingendo di fare quello che non sa fare. E quindi copia. Noi, e altri. Pur di avere quel minimo di riconoscibilità sociale che, probabilmente, confonde con l’essenza di questo nostro mestiere. Ora, perché continui a scrivere commenti che non pubblicheremo, è difficile da capire, se non rifacendosi al dramma psicologico che certo agita la mente di chi, in un momento preciso della sua vita, ha dovuto rinunciare alle palle. Sì, le palle, quelle che regalano ad un uomo la capacità di metterci la faccia, anche quando c’è il rischio di rimettercela. Quelle che fanno la differenza tra un giornalista e uno che crede di esserlo. Quelle che segnano il confine tra chi un articolo li scrive e li firma, e chi li commenta firmandosi cvgdxm. E’ perché esiste gente come te, che questa città boccheggia culturalmente. Però, continua a seguirci amico senza palle, e scrivici tanti altri commenti…sei la dimostrazione vivente di quanto sia importante quello che facciamo noi, e gli altri giornalisti. Veri

la redazione di certastampa