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            Aria di "mercato e di fiera" in consiglio comunale. Un consiglio comunale squilibrato ed agitato per colpa della vendita della farmacia che per ora è stata stoppata. L'uscita dal Cope nonostante il parere della segretaria comunale viene rinviata fino al parere che sarà chiesto al Ministero. Con 17 consiglieri presenti e al secondo appello, si è aperto oggi uno dei più brutti consigli comunali di Teramo mai visti a guida di Maurizio Brucchi. La maggioranza voleva invertire l'ordine del giorno ma non c'è riuscita grazie ai voti e alle firme raccolte da minoranza e maggioranza. Il consigliere Mimmo Sbraccia dopo l'annuncio di Milton Di Sabatino che passa al gruppo di Futuro In ne ha chiesto le dimissioni: «Resto presidente perchè non è contemplato nell'attuale legge italiana che un presidente si dimetta. Stia zitto...», ha detto Di Sabatino. Le dimissioni di Milton vengono chieste e appoggiate anche dalla List Civica che si dichiara d'accordo con quanto chiesto da Sbraccia ed appoggiato da Caccioni e da Falasca. La questione a quanto pare non finirà nel dimenticatoio. Con 17 voti è stato impedito con i voti dell'opposizione ma anche della maggioranza l'inversione dei punti all'ordine del giorno (ha votato con la minoranza: Micheli, Puglia, Campana, Caccioni, Falasca e Sbraccia). Secondo i ben informati, sembra che, Milton Di Sabatino abbia scelto di uscire proprio oggi e non giovedì scorso in question time su preciso ordine di Gatti, in modo da avere più attenzione al caso e far innervosire i dissidenti. (Per la cronaca Di Sabatino costa 2.100 euro lordi al mese ai cittadini teramani). Riunione dei capigruppo agitata subito dopo e rinvio della vendita della farmacia comunale al prossimo consiglio previsto per novembre quando si parlerà del bilancio di previsione. Quindi per ora Paolo Gatti e Futuro In rimangono con l'amaro in bocca, stessa cosa per Paolo Tancredi che stavano tirando il Sindaco per la giacca su questo scottante argomento. La presenza in aula del presidente Davide Calcedonio Di Giacinto che si è opposto con tutte le sue forze all'uscita del Comune dal Cope, nonostante  il parere della segretaria comunale,  è riuscito a "prendere altro tempo". VIDEO «Dobbiamo uscire dal Cope - ha detto il Sindaco - perchè altrimenti rischiamo il danno erariale visto il parere fornito dalla segretaria». Pomante sul Cope dice: «Ritengo che non deve essere alienato perchè il fattuato c'è e per questo invito i consiglieri di maggioranza a mantenere le quote del Cope». L'intervento del Sindaco e l'annuncio della richiesta di un parere al Ministero ha placato la platea. Il consiglio di oggi evidenzia come del resto si era intuito da tempo che il consiglio è bloccato e che difficilmente si arriverà all'approvazione del bilancio di previsione, a novembre. ASCOLTA BRUCCHI SULLA VENDITA DELLA FARMACIA COMUNALE