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E' uno Sportissimamente in tono minore rispetto a quello degli altri anni questa nona edizione che si è aperta stasera. E si vede. Anche se i cittadini c'erano, giovani e meno giovani, famiglie e bambini tutti presenti ed hanno affollato le strade ugualmente. Dunque, se lo scopo era quello di far sentire alla gente che la città c'è, lo scopo è stato raggiunto, e poco conta il fatto che anche in questa edizione come la precedente, si sono registrate diverse problematiche e ritardi dovuti all'allestimento che doveva essere pronto invece per le ore 18 ma che fino all'ultimo secondo è stato tutto un correre per cercare di sistemare gli stands. L'assessore Roberto Canzio ha dovuto combattere contro i mulini a vento di un comune assente ritrovandosi da solo a fare di tutto e di più e cercando di mediare dove era possibile anche con commercianti alterati dalla presenza di gazebo installati lungo il corso a copertura di vetrine e negozi. Non si è visto il Sindaco invitato ad un matrimonio ma c'era il suo vice Alfonso Di Sabatino Martina che, con la presenza di Canzio e la Misticoni (più tardi si è aggiunta anche la Guardiani) hanno ben presenziato al taglio del nastro con le campionesse Fabrizia D'Ottavio e Gaia Sabbatini. Diverse zone di corso Cerulli erano vuote con soli due banchetti dove c'era la scherma e la scherma storica. Bisogna arrivare fino a sotto i portici dell'Aci per ascoltare il rombo dei motori e la gente in fila pronta a provare le auto e il percorso da rally con a bordo Dedo che accompagnava con altri piloti, gli appassionati e i curiosi fino a Colleparco. Anche a piazza Verdi auto e accessori per auto e poi bici elettriche e moto. E poi un incidente "minimal" che si è registrato in via Paris dove un bambino di 10 anni è finito fuori percorso senza farsi nulla ed è stato accompagnato per accertamenti al pronto soccorso. Si può dire che questa edizione di Sportissimamente è stata massicciamente rappresentata proprio da auto, bici e moto. E poi piazza Sant'Anna, la piazza più bella e abbandonata di Teramo con fioriere e vasi divelti dal tempo e dai danneggiamenti, dove il gruppo di pattinaggio ha affisso sulle vetrate degli scavi un vero e proprio grido d'allarme con uno grande striscione con su scritto: "recuperiamo il pattinodromo dell'Acquaviva, recuperiamo uno spazio per la città". Per la decima edizione sarebbe proprio il caso di ridare una bella rinfrescata alla manifestazione, al prossimo allestimento e rivitalizzarla come merita.   ASCOLTA L'ASSESSORE ROBERTO CANZIO ASCOLTA IL VICE SINDACO ALFONSO DI SABATINO MARTINA