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"Maggio 2011. Ore 7:30. Lucio, professore all'università di Teramo, ha in braccio sua figlia Elena. Apre l'automobile, la sistema nel seggiolino e parte verso l'asilo. Durante il tragitto, nella sua mente, inconsciamente, accade qualcosa. Crede convintamente di aver già lasciato la piccola al nido e dunque si avvia tranquillo verso il proprio posto di lavoro. Una volta arrivato, scende dall'auto, la chiude e si reca in ufficio. La mattinata procede tranquilla. Alle ore 13 lo sgomento. La sua mente prende consapevolezza del fatto che Elena, invece di trovarsi all'asilo, da ben cinque ore è legata nel suo seggiolino dentro l'automobile. E la macchina, sin da quando è parcheggiata, è sotto il sole. Lucio apre la portiera. La situazione è drammatica. Elena è cianotica. Suo padre, preso dalla disperazione, implora aiuto. Accorrono molte persone. Arriva l'ambulanza. La bimba è in coma irreversibile. Prima la trasportano al Mazzini di Teramo e da qui, in eliambulanza, ad Ancona. Viene sottoposta a intervento chirurgico per tentare di eliminare un imponente edema cerebrale. Nulla da fare. L'edema stesso è troppo grande per essere rimosso. Elena muore". E' questa la premessa che il Consigliere regionale Leandro Bracco ha utilizzato nel presentare il suo progetto legislativo che si pone l'obiettivo di evitare il più possibile il ripetersi di tragedie come quella che purtroppo vide protagonista la piccola Elena Petrizzi e che oltre sei anni fa sconvolse l'Abruzzo e l'Italia tutta. "Quella vicenda – spiega l'esponente di Sinistra Italiana – sconquassò le coscienze di milioni di italiani. Sono però fermamente convinto che la Regione, tramite l'approvazione di provvedimenti normativi ad hoc, possa fare in modo che episodi devastanti come quello accaduto a Teramo nel maggio del 2011 siano evitabili". "A tal proposito – evidenzia Bracco – ho elaborato e redatto una proposta di legge la quale prevede che la Regione, a partire dal 2018, investa annualmente la somma di 80mila euro per acquistare mille dispositivi anti abbandono da installare in altrettante automobili i cui proprietari siano ovviamente genitori di bimbi piccoli". "Come saggiamente disse la madre della piccola Elena Petrizzi – rileva il Consigliere – ogni famiglia può essere colpita da una tragedia di quelle proporzioni in quanto i ritmi di vita e gli impegni cui ci mette di fronte la società contemporanea sono talmente numerosi che a volte la mente subisce una sorta di black out. E le vittime di questa inconcepibile quanto possibile dimenticanza sono dei bambini innocenti. In psicologia tale fenomeno viene indicato con il termine 'falsa memoria' in quanto falsifica in buona fede i ricordi". "Perdere un figlio in circostanze del genere – rimarca Bracco – è un qualcosa di devastante. Chiedo formalmente al Presidente D'Alfonso e all'assessore alle Politiche sociali Sclocco di cofirmare il mio progetto di legge per fare in modo che la sua trattazione e la successiva approvazione possano avvenire in tempi celeri. Facciamo in modo – conclude Leandro Bracco – che tragedie sconvolgenti come quella accaduta a Teramo nel maggio 2011 non abbiano più a verificarsi".