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Dua arbitri di calcio aggrediti in provincia di Teramo, in una domenica che ha coniugato con preoccupante frequenza sport e violenza. Il primo caso ha avuto per teatro Sant'Egidio alla Vibrata, al termine di Santegidiese - Mosciano, vinta dagli ospiti. A fine gara, l'arbitro, una donna, è stato costretto a chiudersi negli spogliatoi per sfuggire ai tifosi di casa. Inevitabile l'intervento dei Carabinieri. A tal proposito, Massimo Cattanèo ci scrive: «Buongiorno, sono un vostro lettore giornaliero ormai da anni, mi permetto però di farvi notare una disattezione sull'articolo pubblicato (riguardante gli albitri che sono stati intimoriti), nella partita Santegidiese Mosciano, non sono stati i tifosi(anche perche è vietato introdursi negli spogliatoi) ma i dirigenti stessi della squadra locale o chi ha cariche importanti all'interno della società ed è permesso a loro di scendere negli spogliatoi, creando quindi questa situazione fuori dal normale(sopratutto intimorendo una donna), quindi se era possibile modificare il vostro articolo forse credo che sia piu che giusto nei confronti dei lettori e sopratutto riportare la cronaca vera». Stesso copione a San Nicolò, dove i padroni di casa della Sannicolese dopo l’incontro col Real Castelnuovo (non si tratta quindi del san Nicoló, come erroneamente indicato dalle fonti in precedenza) hanno inveito contro l'arbitro chebè stato costretto, anche in questo caso, a chiudersi negli spogliatoi, per sfuggire però alle ire dei dirigenti della Sannicolese stessa. Due episodi che avranno certo riflessi sul provvedimento disciplinare, e forse anche giudiziario, visto che i Carabinieri hanno rimesso un rapporto al magistrato.