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All’indomani del congresso di circolo di Montorio al Vomano, non possiamo che rilevare un dato inconfutabile: pur di tornare al “potere”, taluni soggetti, si “rimangiano la merda”! E prendono per il culo il popolo montoriese! E' quanto sostengono i Progressisti Montorio al Vomano e fuoriusciti dal Pd con a capo Vincenzo Macedone. Un riassunto breve delle puntate precedenti secondo quanto riferito dagli ex Pd di Montorio che denunciano quanto segue: «Anno Domini 2013; Gianni Di Centa era segretario del circolo PD di Montorio, Alessandro Di Giambattista era sindaco di Montorio. Il Di Giambattista riceve una mozione di sfiducia da Andrea Guizzetti e Anna Foglia (consiglieri della maggioranza e iscritti PD) firmata insieme con l’opposizione di centrodestra. Contestualmente il Di Centa inizia una guerra all’amministrazione comunale e al Di Giambattista, criticando soprattutto alcune scelte amministrative. E’ l’inizio dell’era Si Può Fare. I due consiglieri vengono espulsi dal partito democratico, Di Centa si dimette da segretario di circolo e nello stesso istante ufficializza una nuova realtà civica, chiamandola “Si Può Fare Montorio e Frazioni”… e con lui Guizzetti e Foglia. Il neo gruppo (ma poi tanto nuovo non era, visti i soggetti coinvolti) incorona Di Centa candidato sindaco, gli ricostruiscono una verginità politica e lo presentano come il “nuovo che avanza”. Iniziano la campagna elettorale, in vista delle amministrative del 2014, incentrando lo scontro contro il P.D e soprattutto sulla “mala gestio” e mancanza di trasparenza dell’amministrazione Di Giambattista degli ultimi 10 anni. Maggio 2014: il gruppo Si Può Fare vince le elezioni battendo per una manciata di voti la lista ufficiale del PD con candidato sindaco Di Donatantonio. Appena insediati, il novello sindaco, e i suoi bracci armati Andrea Guizzetti e Anna Foglia e gli altri consiglieri, continuano ininterrottamente a dichiarare che il comune è in dissesto, con un indebitamento molto grave, a causa dell’amministrazione Di Giambattista e del Partito Democratico. Tutte le scelte effettuate (in primis l’aumento smisurato delle tasse), viene addebitato alla “situazione debitoria lasciata dall’amministrazione precedente”. Diventa un mantra che ripetono ovunque, incontri pubblici, articoli sui giornali, social network. Febbraio 2017: a Montorio vengono fatte 60 tessere “anomale” nel P.D , cioè senza rispettare il regolamento nazionale: tessere non pagate, amministratori opposti al PD, tesserati fuori residenza. Andrea Guizzetti (vice sindaco), Anna Foglia (assessore), Roberta Petrarca (delegata urbanistica), Alessandro Scavuzzo (delegato frazioni), tutti dentro il PD illecitamente, più altri che si dichiaravano appartenenti al gruppo Si Può Fare (compresa la famiglia di Di Centa al completo … tranne lui, che furbamente, non prende la tessera). Denunce, ricorsi … tutto tace. Nessun provvedimento viene preso dagli organismi di garanzia … e sì che erano stati avvertiti più e più volte. Ottobre 2017: congresso provinciale e comunale … accade la “coprofagia”! La commissione di garanzia provinciale, nonostante le varie lettere e ricorsi, approva l’anagrafe degli iscritti di Montorio inserendo in pratica tutti i 60 tesserati … addirittura anche qualche residente a Cuneo!! Ma la cosa più scandalosa è che UNITI SOTTO LA STESSA BANDIERA, ci sono Alessandro Di Giambattista, Andrea Guizzetti, Anna Foglia e Gianni Di Centa!!! Incredibile ma vero! Dopo essersi detti di tutto, denunciandosi, e vomitandosi addosso le peggiori cose (anche a livello personale). Oggi sono di nuovo “innamorati”! E chi è stato preso in giro? IL POPOLO MONTORIESE. GLI ELETTORI DI DI CENTA E DI SI PUO’ FARE! Questa è la logiche che muove questi “signori”, pur di tenere il loro deretano al calduccio su una poltrona sono disposti a ingoiare di tutto … e non è solo un modo di dire!! E le marionette? Le marionette sono quelli che oggi ricoprono incarichi politici senza avere la maggioranza … le “teste di legno” che faranno da apripista al rientro in POMPA MAGNA degli “ingoiatori professionisti”. Con buona pace dei montoriesi!», concludono gli ex Progressisti Montorio al Vomano con a capo Vincenzo Macedone.