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«Non posso che esprimere l’augurio di buon lavoro a Gabriele Minosse, che si riconferma Segretario provinciale con il 55% dei consensi e ad Elvezio Zunica e Piergiorgio Possenti per l’inaspettato risultato del 45%». Lo scrive in una nota lo sconfitto, l'assessore regionale Dino Pepe al quale Sandro Mariani ha chiesto anche le dimissioni. Scrive Pepe: «In questa “partita democratica” non sono stato spettatore imparziale ma mi sono speso, insieme a tanti amici, direttamente e con impegno per una idea di cambiamento a cui abbiamo cercato di dare forma e contenuto con l’esperienza dei “Progressisti per il PD”. Una esperienza di ascolto del tessuto più profondo delle nostre comunità nella quale abbiamo profuso impegno e presenza costante e nel sentire lo sfogo e la sfiducia trasformarsi in voglia di spendersi per il bene della comunità. Abbiamo utilizzato questo metodo che è l’unico che conosciamo, quello del lavoro quotidiano, lo stesso che mi ha permesso di ottenere quasi 8000 consensi alle ultime regionali, in modo inaspettato e al di fuori dalle delle logiche e previsioni elettorali, in quanto per fortuna mia e del PD, non esistono solo le tessere di partito, ma il consenso quello vero e i cittadini esprimono la loro fiducia solo se riesci a dimostrare di considerarli persone e non voti da gestire freddamente. Il consenso è arrivato sulla base di questo metodo che abbiamo tutti cercato di replicare nei tanti momenti di ascolto di questi mesi, cercando di guardarci tutti negli occhi e confrontandoci veramente sui problemi dei territori. E la disamina del voto di queste elezioni sul segretario provinciale è molto chiara, con una prevalenza di Zunica nei territori più piccoli, con una sostanziale parità in territori più grandi e con Roseto degli Abruzzi dove l’Onorevole Ginoble, e’ riuscito da solo a far emergere la differenza dei 200 voti determinanti per il risultato finale. Inizia ora una nuova fase per il partito democratico provinciale dove l’istinto, se prevale sulla ragione, spinge a grida, a dita puntate, a vendette e ghigliottine politiche che nulla hanno a che fare con la vita politica di un partito serio. Mi rivolgo pertanto a tutti gli iscritti e a chi ha maggiori responsabilità nel partito come l’ Onorevole Ginoble, capace da sempre di un analisi attenta ed oggettiva, affinchè prevalga la ragione e quindi non vada disperso questo momento di democrazia alta, che molti altri partiti e movimenti ci invidiano, lavorando insieme per portare i valori del partito democratico al governo delle nostre Città in periodi difficili, dove soffia forte il vento della rabbia e dell’antipolitica. Alle uscite maldestre, alle grida sguaiate di qualcuno che si vuole affiggere qualche medaglietta sul petto dopo questo congresso dico di analizzare bene i dati e di andare oltre le esigenze e le aspettative personali ed evitare che una “vittoria della democrazia” si trasformi in un conflitto personale che non giovera’ ai singoli e soprattutto al PD. DINO PEPE