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Continua l’impegno dei Club Rotary nel mantenere viva l’attenzione sulla città di Castelli, il Rotary Teramo est in collaborazione con l’ Associazione Culturale “Il Poliorama”, propone una conferenza nella quale si cerca di tracciare le influenze e gli scambi che le varie città d’Abruzzo possano aver avuto nel corso dei secoli e nel ‘700 in particolare. Il terremoto ha scompaginato non solo le case, ma anche il tessuto umano ed economico e questi possono essere ricomposti solamente con un certosino impegno quotidiano di ricostruzione materiale e sociale. Dopo lo straordinario evento del 31 ottobre che ha visto i nostro club impegnarsi nella raccolta fondi per Castelli, attraverso una cena filantropica e la vendita di 15 serigrafie donate dal maestro Gigino Falconi, in occasione dell’inaugurazione della sua mostra personale da noi organizzata il 30 settembre. Siamo a riaccendere i riflettori su Castelli con uno straordinario convegno il 04 Novembre presso la Sala Ipogea - piazza Garibaldi, di Teramo alle ore 18,00. Castelli è stata ed è la principale sede di produzione di ceramica, ma in questo convegno ci si interroga su quali siano state le motivazioni e le spinte economiche e culturali che portarono i Castellani a creare un vero e proprio distretto ante litteram in un’area così periferica ed inospitale del Regno di Napoli. Gli ultimi studi e scavi archeologici, permettono di tracciare un quadro abbastanza chiaro di quella che doveva essere la realtà produttiva in Abruzzo. Il quadro che ne esce fuori è caratterizzato dall’esistenza di una pluralità di centri artigianali che gravitavano sia lungo la costa adriatica, sia lungo le vie di comunicazione che portavano e portano verso l’interno e a Napoli, sia lungo la “via degli Abruzzi”, strada che nel tardo medioevo collegava Firenze a Napoli attraverso il territorio interno, passando per Perugia Rieti L’Aquila, e da qui vero Napoli. Anche le fiere periodiche che si svolgevano a cadenze prestabilite, tra cui la più importante quella di Lanciano, avevano un ruolo importante nella facilitazione degli scambi anche perché erano l’unico modo per cadenzare gli incontri in un tempo nel quale le comunicazioni erano quelle che erano. Oltre Castelli, nella storia della ceramica abruzzese hanno avuto un ruolo importante le produzioni ceramiche delle città di Anversa degli Abruzzi, Tagliacozzo, Torre de’ Passeri, Bussi sul Tirino, Atri, Lanciano, Palena, Rapino. La conferenza vuole porre attenzione sulla rete di interrelazioni che esistevano fra questi paesi, non solo di materiale ceramico ma anche umano. A volte era più semplice chiamare ceramisti a lavorare nel proprio luogo che ordinare merci a distanza. In questo contesto si pone l’accento sul ruolo che ha avuto nel ‘700 uno dei grandi della ceramica di Castelli Aurelio Anselmo Grue, grazie agli studi del prof. Fernando Filipponi. Relatori della serata saranno le studiose Carola Fiocco e Gabriella Gherardi, note in tutto il mondo per le loro ricerche nel campo ceramologico. Da molti anni si occupano, lavorando in collaborazione, di ricerche sulla maiolica italiana, e sono autrici di numerose pubblicazioni. In terra d’Abruzzo sono note per importantissimi studi sulla Ceramica di Castelli essendo state coloro che per prime attribuirono alle manifatture castellane il famoso Corredo Orsini Colonna, attribuzione successivamente confermata dagli scavi portati avanti dall’Archeoclub di Pescara guidati dal dr. De Pompeis. Sono tra l’altro autrici de: “Il corredo Orsini Colonna e la grande produzione cinquecentesca di Castelli”, (Teramo 2002). “L’antica ceramica  da farmacia di Castelli” (Roma 2004). “Le maioliche di Castelli. Capolavori d’Abruzzo dalle collezioni dell’Ermitage” (Roma 2007). “Frammenti ceramici abruzzesi. Donazione Marcattilii-Nardini” (Teramo 2007) "Capolavori della maiolica castellana dal cinquecento al terzo fuoco: la collezione Matricardi" (Teramo 2012). "Tre secoli di Maiolica di Castelli 1500-1700" (Ostuni 2015). Il prof. Fernando Filipponi autore del volume su Aurelio Anselmo Grue, che colma gli studi sulla famiglia Grue della dr.ssa Lucia Arbace. Il dr. Giovanni Giacomini, presidente del Museo della Ceramica di Castelli. Profondo conoscitore della storia della Ceramica di Castelli. Sono dovuti a lui gli studi sulle genealogie delle famiglie castellane, che hanno chiarito le interrelazioni sociali ed economiche all’interno di Castelli e fra questa e le altre città della ceramica.