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E' molto probabile che anche martedì 7 novembre andrà deserto il consiglio comunale che si svolgerà in seconda convocazione e quindi se le voci che si rincorrono in queste ore dai dissidenti che hanno spento i cellulari per non essere disturbati, non si approverà il bilancio e arriverà il tanto più volte acclamato commissario prefettizio per portare di nuovo Teramo al voto in primavera. Guido Campana che finalmente si fa sentire dopo le 17 e dopo aver preso parte alla riunione con gli altri dissidenti riferisce che forse accadrà la stessa cosa di oggi anche il 7 novembre prossimo, quanto meno per lui non cambierà nulla: «Abbiamo voluto dare un segnale forte al Sindaco - dice Campana- o fa il sindaco o se ne va e basta». Che cosa vuol dire fare il Sindaco chiediamo? Per Campana significa: «Basta scelte pilotate da altri e subito ricompattamento di tutto il centrodestra e non solo a marzo quando si andrà al voto per le politiche perchè se il centrodestra si deve ricompattare lo deve fare subito, lo deve fare oggi e fino a fine mandato, fino al 2019». E Campana sa mentre parla che questa è una chimera visti i rapporti di questi ultimi anni. Cosa accadrà il 7 novembre? «Questo non lo so  ma i rumors non sono dei migliori...», facendo intuire che per come stanno le cose oggi, anche il 7 il conteggio potrebbe fermarsi al numero 15 dei presenti, forse a 16 con Sbraccia presente. Come oggi o quasi. Va ricordato che anche in seconda convocazione non basta un terzo dei presenti quindi occorre che all'appello del presidente del consiglio rispondano siano almeno in 17. Se non sarà così arriverà il commissario e lui si che approverà il bilancio. IL SUO BILANCIO, CANCELLANDO QUELLO DELL'AMMINISTRAZIONE. Mimmo Sbraccia fornisce la sua spiegazione sempre dopo le 17 e a consiglio comunale rinviato: «Non sono entrato perchè non aveva senso la mia presenza. Che io rispondevo o meno all'appello non cambiava nulla e ho preferito non prendere il gettone. Io non sono venuto in consiglio - dice ancora - perchè quando ho sentito che non c'era la maggioranza ho preferito fare altro. Quando sono venuto alle 16,30 pensavo che il consiglio fosse finito». Sbraccia ma come sei collocato ora? Ufficialmente con agli altri dissidenti? «...A questo punto non lo so neppure io...devo vedere...qui c'è un problema politico, di centrodestra perchè stanno litigando tra di loro, devono decidere loro, i capi che vogliono fare. Alle politiche poi che faranno? Di Dalmazio e Morra appoggeranno il centrodestra, giusto?.  Il Sindaco forse è rammaricato perchè non si aspettava tutto questo...». Che succederà il 7 novembre? «Bisogna chiederlo ai capibastone sempre presenti quando hanno avuto qualcosa da prendere. Adesso hanno il problema delle candidature per chi deve andare a Roma e non pensano che a questo, il resto per loro non conta». Si prevedono giorni di lunghi incontri e riunioni per il Sindaco se vuole cercare di raggiungere l'obiettivo: portare a casa l'approvazione del bilancio. Sarà davvero dura stavolta.