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riceviamo e pubblichiamo un documento sindacale sulla Cmp di Martinsicuro Rischiano di rimanere, dopo aver perso il lavoro, anche senza Tfr, una condizione inaccettabile per noi: dovrebbero essere diritti acquisiti, perché frutto del lavoro di tanti anni. Abbiamo gli stessi timori del sindacato: che gli i 80 ex lavoratori della Cmp di Martinsicuro, vedano sfumare un milione di euro guadagnato onestamente e con enormi sacrifici.

La storia delle  "Costruzioni Metalliche Prefabbricate" è molto travagliata: nell'agosto del 2014 è stata ammessa al concordato preventivo in continuità, a seguito di un crisi aziendale sostanzialmente causata dal mancato pagamento di alcune grosse commesse. Concordato preventivo che fu tramutato in liquidatorio e poi divenne fallimento, contro cui fu presentato ricorso. Prima di quest'estate il ricorso è stato accolto, il fallimento è stato annullato e l'azienda è tornata in concordato liquidatorio.

Il problema si pone con il piano concordatario presentato un mese fa dalla Cmp: prevede il pagamento non integrale di quanto dovuto ai lavoratori. In sostanza ha iscritto i loro Tfr fra i crediti chirografari e non fra quelli privilegiati.

E qui purtroppo l'inghippo: con l'ultima modifica legislativa è possibile iscrivere i Tfr fra i crediti chirografari, che, nel caso del concordato Cmp, verrebbero soddisfatti solo al 5%. Ad oggi questa possibilità non era mai stata utilizzata e temiamo che questo precedente possa diventare una consuetudine. Non è pensabile che come al solito, i disastri di altri li paghino sempre e solo i lavoratori. Abbiamo chiesto al nostro deputato Giovanni Paglia di interrogare il Ministro del Lavoro per sbloccare questa situazione e chiedere all'Inps di anticipare il Tfr e di evitare che la vicenda si allunghi nel tempo. E' evidente poi che ci faremo carico di fare una battaglia politica in parlamento per modificare questa norma che appare appunto pericolosissima e come l'ennesimo regalo (inutile) a favore di imprenditori poco accorti che cosi se falliscono possono anche "sgravarsi" il costo economico dei lavoratori.

Ovviamente Sinistra Italiana Abruzzo, cosi come in altre vertenze aperte, è pronta a scendere in piazza e a costruire mobilitazioni di concerto con lavoratori e sindacati per tenere viva l'opinione pubblica su questa brutta vicenda.

Stefano Ciccantelli - Segretario Provinciale Si Teramo

Daniele Licheri - Segretario Regionale Si Abruzzo