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E’ quella del dna la prima verità attesa nel caso di Renata Rapposelli, la pittrice marchigiana scomparsa a cavallo di Marche e Abruzzo e che, da giorni, è al centro di un caso di cronaca. Sarà il dna, infatti, a stabilire - come spiega il tenente colonnello Luigi Delle Grazie - se il corpo rinvenuto nell’alveo del torrente Fiastra a Tolentino sia proprio quello della donna. Il cadavere, infatti, è in avanzato stato di decompsizione, vista la permanenza nel torrente, quindi solo i riscontri del dna, verificato con i prelievi effettuati sul figlio e sulla figlia, potranno dare la certezza. I brandelli di vestiti rinvenuti in loco, i gioielli e le scarpe, però, sarebbero esattamente identici a quelli indossati dalla pittrice al momento della scomparsa. I risultati del dna sono attesi per mercoledì, poi si provvederà anche all’autopsia, che dovrà cercare di accertare le cause della morte. Su tutta la vicenda, infatti, pende il sospetto che si tratti di un omicidio. Ieri sera, intanto l'ex marito ha tentato il suicidio dopo aver ingerito un quantitativo superiore alla norma di barbiturici. L'uomo, Giuseppe Santolieri è stato trovato a casa dal figlio Simone e ricoverato in ospedale.