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Potete ingannare tutti per qualche tempo e alcuni per tutto il tempo, ma non potete ingannare tutti per tutto il tempo (Abramo Lincoln) È questo il monito che indirizziamo alla decomposta e scomposta maggioranza che ancora governa la nostra Città. E, in questo momento di vergognosa degenerazione politico-istituzionale, lo rivolgiamo soprattutto agli esponenti di “Futuro in”, ai loro capintesta e supporters (vecchi e nuovi), nonché ai loro prossimi presumibili alleati di “Fratelli d’Italia” e di “Al Centro per Teramo”. L’epilogo dell’“Amministrazione Brucchi, Gatti e “altri” è la indegna fine dello spettacolo indecoroso cui la città ha assistito sdegnata in questi anni. I leader del centrodestra teramano dopo aver sfruttato, abbandonato e massacrato la città sotto ogni aspetto, etico, sociale, economico e culturale, si stanno ora autodistruggendo per fini politico-elettorali solo individuali. Nulla di nuovo o di strano in questo festival dell’ipocrisia politica. Questi sono i protagonisti di questa esperienza, sono e saranno così al di là delle spoglie politiche ed elettorali che intenderanno assumere. Oggi più che mai va denunciato e sfiduciato non solo il sindaco ma un intero sistema di potere che ha occupato la nostra città e che ora ha un solo obiettivo: sopravvivere a se stesso e al destino di questa città cercando di nascondere le proprie gravissime colpe e i propri reali obiettivi politici individuali. Per porre fine ad una consigliatura non è sufficiente affidare ai media avventurosi e fantasiosi proclami, né disertare il Consiglio comunale, né usurpare altrui prerogative (come l’illegittima convocazione della riunione dei Capigruppo da parte del Presidente del Consiglio) ma occorrono atti formali. Per recuperare un credito irrimediabilmente compromesso non si può scaricare su altri le proprie incontrovertibili responsabilità, ma è necessario un atto di contrizione. La minoranza consiliare ha, da giugno, presentato una Mozione di sfiducia, successivamente persino rimodulata per scongiurare qualsiasi pretestuosa obiezione alla sottoscrizione, Mozione che tuttora manca della tredicesima firma necessaria per convocare il consiglio e votare la sfiducia a Brucchi. Noi siamo dalla parte della verità e della chiarezza di fronte alla città delle vere responsabilità, perché oggi non si sta chiudendo solo questa fallimentare, disastrosa esperienza dell’“Amministrazione Brucchi, Gatti e altri”, ma si devono costruire le basi per liberare finalmente la città da queste logiche di potere che l’hanno soffocata in questi scandalosi anni del centrodestra teramano. Nessuno fuori da questo Consiglio può intestarsi il merito di aver ottenuto lo scalpo del sindaco e nessuno che abbia partecipato integralmente o parzialmente alla ex maggioranza di centrodestra può ritenersi esente dalle colpe che porta sulle proprie spalle. La priorità della città è chiudere questo infausto mandato amministrativo il prima possibile e consentire un’alternanza democratica che la saggezza dell’elettorato saprà valutare al meglio.   I Consiglieri di minoranza Maria Cristina Marroni, Paola Cardelli, Fabio Berardini, Gianguido D’Alberto, Antonio Filipponi, Flavio Bartolini