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Toh, Gianluca Pomante. Proprio lui, l’ex candidato Sindaco arancione e unico esponente consiliare della sua lista, oggi anche coordinatore regionale di Abruzzo Civico di Sottanelli, decide di fissare il notaio e invitare tutti i consiglieri a firmare la sfiducia al Sindaco. Probabilmente per una svista, la notizia della mail ai consiglieri non è arrivata da Pomante a certastampa (eppure il nostro indirizzo lo conosce, visto che da collaboratori del suo studio legale ci arrivano lettere, in nome e per conto di personaggi notoriamente molto vicini alla galassia gattiana...ndr), mentre è stata ampiamente commentata dallo stesso Pomante su altri media. Tant’è. Torniamo al fatto, Pomante fissa il notaio e chiama tutti ad un atto di responsabilità. A voler pensare male, ma si sa noi giornalisti siamo fatti così, ci si potrebbero leggere, tra le righe, i contorni di quell’accordo elettorale che Gatti e Sottanelli hanno siglato per offrirsi mutuo sostegno nella corsa al Parlamento, scegliendo l’uno la Camera e l’altro il Senato. Bastava vederli a margine della manifestazione sull’acqua, impegnati in uno scambio di cordialità politiche. Ma siccome non è giusto pensare male, restiamo ai fatti: a pochi giorni dal fallimento del tentativo gattiano di far dimettere Brucchi e a poche ore dal fallimento del tentativo gattomiltoniano di convocare una capigruppo “politica”, Pomante convoca i consiglieri dal notaio. Quello stesso Pomante che aveva sottoscritto la mozione della minoranza, basterebbe far votare quella. Invece no, Pomante vuole un notaio...e Gatti non c’entra, dirà sicuramente l’arancione...ma secondo noi ci cova. Ecco comunque, anche se a noi non è stata mandata, la mail di Pomante ai consiglieri... «Gentili Colleghe, egregi Colleghi, è ormai evidente la situazione di stallo in cui versa il Comune di Teramo, determinata principalmente dall'impossibilità di individuare, in seno all'organo collegiale di cui facciamo parte, una maggioranza idonea a garantire continuità all'azione amministrativa. Tale situazione non è più sostenibile alla luce delle gravi condizioni socio-economiche in cui versa la nostra città. E' necessario tornare alle urne e restituire ai cittadini il diritto di scegliere una nuova amministrazione che possa iniziare un nuovo percorso e rilanciare il nostro territorio e la nostra economia, nell'interesse di tutti. Per questo mi sono permesso di fissare con il Notaio Giovanni Battista Bracone, per mercoledì 22 novembre p.v., alle ore 16:00, un appuntamento per rassegnare tutti insieme le dimissioni ai sensi degli artt. 38 e 141, D.Lgs. 267/2000, e provocare l'immediato scioglimento del Consiglio Comunale di Teramo. Il Dott. Bracone garantirà assoluta terzietà rispetto alle decisioni da assumere e svolgerà semplicemente il compito di autenticare le firme sotto la dichiarazione con la quale rassegneremo le dimissioni. A tal proposito Vi rammento che è necessario esibire la Carta di Identità. Affinchè non sia possibile addurre scuse di alcun genere, la paternità dell'operazione sarà onere ed onore di ciascuno di noi. Per questo, se vorrete, i compensi del Notaio potranno essere divisi tra i presenti (altrimenti me ne farò carico io) e ciascuno farà poi le comunicazioni politiche che ritiene opportune. La comunicazione viene inoltrata a tutti i consiglieri comunali, anche a quelli che sono ancora dichiaratamente di maggioranza, affinché l'operazione possa essere portata avanti con la massima trasparenza. Prego, anzi, i capigruppo, di voler avvisare i nuovi componenti del Consiglio dei quali non ho potuto recuperare l'indirizzo di posta elettronica. Ad ulteriore conferma della volontà esclusiva di perseguire il bene della città, Vi informo che sarà mia cura convocare anche una conferenza stampa, per lo stesso giorno, alle ore 17;00, al fine di riferire ai media l'esito dell'operazione. Cordiali saluti Gianluca Pomante».