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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DAL CONSIGLIERE GIANLUCA POMANTE QUANTO SEGUE:   Teramo è travolta da un degrado sociale ed economico senza precedenti, che non permette di tollerare oltre l'assurdità dell'attuale situazione, in cui un Sindaco senza maggioranza, complice un Governo superficiale ed assente, si arroga il diritto di tenere in ostaggio una intera collettività, di non porre in essere le misure straordinarie di cui c'è bisogno, di non dare alcuna speranza per il futuro, di non adempiere alle più elementari regole di buon senso e buona amministrazione.
Tutti sanno che un Bilancio preventivo per il 2017, approvato a fine anno, è in realtà un consuntivo per spese già fatte e servizi già resi (o negati, come nella maggior parte dei casi) e, benchè la legge lo preveda, costituisce una dichiarazione di  fallimento dell'Amministrazione, che non è riuscita a dotarsi per tempo dello strumento finanziario necessario per programmare il futuro, per ottimizzare le risorse, per porre obiettivi ai Dirigenti e agli uffici, con le conseguenze che tutti possono vedere.
E' giunto il momento di prendere coraggio e liberare la città questa condizione di stallo intollerabile, di mettere da parte le appartenenze politiche, le lotte tra fazioni, le competizioni finalizzate al successo personale e pensare al bene dei nostri concittadini.
La mozione di sfiducia è una strada percorribile ma sbagliata dal punto di vista strategico. I tempi di convocazione del Consiglio Comunale consentiranno al Sindaco di accampare ulteriori giustificazioni per il mancato raggiungimento dei risultati promessi e per i propri errori, permetteranno ai partiti politici di intervenire sui singoli consiglieri e sui gruppi per indurli a rientrare in maggioranza, consentiranno ai portatori di voti di mettere in campo ogni risorsa per cercare di comporre, ancora una volta, una crisi che sarà solo posticipata e che aggraverà ulteriormente la situazione cittadina. E le imminenti elezioni politiche, con le relative candidature, potrebbero essere una merce di scambio disastrosa per il futuro di Teramo.
E' invece il tempo delle decisioni forti, forse dolorose ma necessarie. Quella che rivolgo alle colleghe e ai colleghi consiglieri, con la nota che allego in copia, è una chiamata alle armi in senso metaforico, nella quale io svolgo semplicemente il ruolo di segretario: li invito a rassegnare la dimissioni mercoledì prossimo, 22 novembre 2017, alle ore 16:00, presso lo Studio del Notaio Giovanni Battista Bracone, in via Irelli 39, provocando l'immediato scioglimento del Consiglio Comunale ed il ritorno alle urne alla prima scadenza utile.
Il merito dell'iniziativa sarà di ciascuno dei partecipanti, senza padrini politici o sostenitori di sorta. Un semplice e trasparente atto di responsabilità nei confronti della cittadinanza. Per tale ragione l'invito è rivolto a tutti i consiglieri e non solo a quelli che attualmente sono protagonisti della crisi.
Il nostro tempo è limitato, per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro. Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario. (Steve Jobs)
I giornalisti sono invitati alla conferenza stampa che si terrà subito dopo, presumibilmente a partire dalle ore 17:00, nel vicino spazio tra Via Irelli e Via Ciotti, con i partecipanti.
FINE NOTA.
A CHI LEGGE LA POSSIBILITA' DI FARSI UNA PROPRIA OPINIONE SU QUANTO STA ACCADENDO