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Niente spettacolo per gli abbonati della Riccitelli, domani sera. Era in programma "Locandiera B&B" con Laura Morante, ma non andrà in scena. Il perché lo spiegherà la Riccitelli con una nota nella quale dirà più o meno che "La Società della Musica e del Teatro “Primo Riccitelli” di Teramo informa che lo spettacolo“Locandiera B&B” previsto per le giornate del 28, 29 e 30 novembre, slitterà a metà gennaio. All’origine della decisione l’impossibilità per la Commissione Comunale Pubblici Spettacoli, riunitasi oggi, di esprimere alcun parere considerati i tempi troppo brevi per la verifica degli adeguamenti effettuati dai gestori del PalaSanNicolò. Tutti i lavori sono stati realizzati in ottemperanza alla normativa vigente da quegli stessi gestori, e di questo li ringraziamo, che sono intervenuti con celerità, professionalità e grande partecipazione. Ci scusiamo dunque con i nostri abbonati e con tutti gli spettatori, nella certezza che proprio quei lavori ci consentiranno in futuro di poter fare teatro senza alcuna difficoltà. Questo, ovviamente, se perdurerà la condizione di impossibilità di accesso a quel Teatro tuttora negato, secondo una volontà e un diritto che la Riccitelli non smetterà mai di perseguire.". Quello che non dice la Riccitelli, è che più di un migliaio di abbonati della storica società del Teatro non potranno godere del piacere dello spettacolo e non perché la commissione pubblici spettacoli non abbia avuto la possibilità di verificare i lavori effettuati (idranti, copertura parquet e altro), ma perché in questa città, l'inutile guerra, scatenata dall'orrido bando comunale per l'affidamento del Teatro Comunale, mortifica le possibilità di far cultura. Perchè la Riccitelli è stata costretta a spostarsi a San Nicolò, perché l'Acs ha negato le date chieste dal Comune, presentando un ricorso al Tar contro quella richiesta ma, colpo di scena, proprio pochissimi minuti fa il Tar ha dichiarato inammissibile (leggi qui) per difetto di giurisdizione il ricorso della Acs. Adesso tutto potrebbe spostarsi   davanti al giudice ordinario, al quale spetterà di stabilire chi abbia ragione. Se da una parte la Acs ritiene che la sentenza del Tar non imponga nulla, anzi: dovrà essere il Comune a chiedere l'intervento del giudice per poter pretendere dalla stessa Acs le date per la Riccitelli, dall'altra il Sindaco si dice soddisfatto perché ritiene che questa sentenza sia una vittoria per il Comune e la Acs debba adempiere. Che teatro!