DI STEFANO PRECISA: «NON MI RIFERIVO SOLO A GATTI, MA A TUTTO IL MODELLO TERAMO»
Non è piaciuto, all'onorevole Fabrizio Di Stefano, il nostro titolo "DI STEFANO SI CANDIDA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE E ATTACCA PAOLO GATTI (leggi qui) che ha così voluto inviarci una nota di precisazione:
“Non individuo una specifica responsabilità, poiché le situazioni di rottura non hanno mai un solo padre e una sola madre. Non è da ieri che l’Amministrazione di Teramo vive dei momenti di difficoltà e di divisione, per cui quel passaggio, più che a un singolo, seppur autorevole esponente politico, era riferito al “modello Teramo”, quello che aveva portato tanti risultati positivi non soltanto in termini politici ed elettorali al centrodestra ma anche, soprattutto, in termini amministrativi alla città e che oggi, proprio alla luce di questi fatti, risulta indubbiamente in crisi. Quella stagione di successi fu segnata da un tratto caratterizzante che può essere racchiuso in un sostantivo: l’armonia; quell’armonia che oggi manca a Teramo e che invece è necessaria in tutte le circostanze per cogliere risultati positivi, e quell’armonia che il centrodestra deve provare a recuperare in città. La mancanza di questo tratto caratterizzante non può essere addebitata a un singolo responsabile, pur avendo questi un indiscusso e meritato peso politico in città e nell’intera provincia ma, evidentemente, ci sono più concause ed è su queste che bisogna lavorare.”
Va detto, ad onor del vero, che la risposta dell'onorevole alla domanda "Si stanno scaldando i motori nel centrodestra abruzzese proprio per le regionali: si fa il nome di Gatti, ad esempio”, laddove dice "...quello che mi rattrista, ad esempio, è vedere quanto sta accadendo a Teramo. Il centrodestra si sta spaccando, sta sfiduciando l ‘amministrazione Brucchi..." è, nel lessico politico, una vera e propria bordata alle ambizioni candidatorie di Gatti. Di Stefano, però, non vuole personalizzare sul solo leader del partito che sta facendo di tutto per sfiduciare il Sindaco (e del quale è leader un esponente politico dello stesso partito del Sindaco), ma ritiene che la colpa sia di quelli che hanno fatto finire il modello Teramo.