Nel dibattito sulla caduta di Brucchi interviene con una nota anche Manola Di Pasquale, candidata Sindaco del centrosinistra proprio contro Brucchi alle ultime elezioni.
Questa amministrazione è caduta perché non è riuscita a governare e si è divisa sul potere non sulla visione della città. E’necessario subito recuperare la buona politica, quella che non perde tempo ( e denaro dei cittadini) per liti e divisioni. Teramo è rimasta “indietro” di dieci anni sul cammino del buon senso e del buon governo ma nella città e fra i cittadini c’è tanta voglia di ricostruire, di mettersi in gioco, di partecipare. Sul terremoto, sulle scuole, sull’ambiente sono stati proprio i cittadini teramani a dare la sveglia squarciando un sudario di politica inconsistente fatta solo di rivendicazioni e ragioni personali: su questo altare di potere hanno sacrificato buona parte del tessuto commerciale del centro storico (un’economia a pezzi come il Corso di Teramo); hanno totalmente ignorato (in un momento di ripresa industriale e di opportunità derivanti dai Bandi regionali, europei e del Governo) quelle politiche per il lavoro che l’unica città con un Consorzio industriale aveva il dovere di mettere in campo come priorità; hanno lasciato sole tutte le fasce deboli della società con una totale assenza di politiche sociali; stiamo rischiando di perdere i finanziamenti assegnati per l’inerzia nella progettazione (dalla Cona al Teatro Romano l’elenco è lungo); hanno distrutto e affamato l’associazionismo culturale che sta mostrando un coraggio da leoni resistendo alla sciatteria amministrativa. Un fallimento che i teramani pagano a caro prezzo anche con una marginalità sempre più marcata rispetto agli altri capoluoghi abruzzesi. Io dico che è intollerabile il cinismo con il quale, in questi giorni e in queste ore, sul cadavere della città, un centrodestra in guerra dentro casa, fa proclami di Futuro vantandosi di liste già pronte e di candidati ineguagliabili. Invece di scusarsi con la città e con i teramani. Hanno già perso: la città si è svegliata e quelle liste e quei candidati pronti – che escludono ogni percorso di democratica partecipazione, di ascolto della città viva, di valorizzazione delle energie e dei valori delle persone – suscitano enorme inquietudine. Il centrosinistra ha una grande opportunità che va colta con un senso di responsabilità: il dialogo con i cittadini, la rete delle forze alternative a questa amministrazione di centrodestra, un progetto forte, autorevole, riconoscibile e immediatamente spendibile per risollevare le sorti di una comunità che sta tenendo duro nonostante tutto. Un processo di ricostruzione – e il pensiero va anche al terremoto – che si distanzia anni luce dalle liste e dai nomi già pronti nei cassetti di chi ha tramato contro la città per mantenersi un posto al sole.
Manola Di Pasquale