×

Avviso

Non ci sono cétégorie
E' morto nella tarda mattinata di oggi dopo essere stato ricoverato in gravi condizioni in ospedale l'ex primario del reparto di malattie infettive del Mazzini di Teramo, Dante Di Giammartino a causa di un brutto tumore che non gli ha lasciato tregua. Il ricovero, avvenuto nelle ultime ore, aveva  portato al rinvio del convegno"Highlights in antibiotico terapia 2017" che si sarebbe dovuto tenere ieri a partire dalle 13 nell'aula convegni del Mazzini, organizzato proprio dal reparto diretto da Di Giammartino fino a qualche mese fa. Così il personale della divisione ora diretta da Pierluigi Tarquini, in segno di rispetto verso il medico che per tanti anni ha diretto il reparto e a cui tutti sono profondamente legati da rapporti di stima e di affetto, ha deciso di rinviare a data da destinarsi il convegno che tratta delle infezioni in ospedale, un fenomeno in continuo aumento, per cui diventa essenziale l'aggiornamento sulle nuove terapie antibiotiche. Dante Di Giammartino aveva 66 anni ed era specializzato in ematologia clinica e laboratorio, in malattie infettive e parassitarie e in medicina interna. Dopo essere stato medico condotto ed ufficiale sanitario a Teramo, era diventato prima aiuto nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Teramo, poi primario. Aveva anche insegnato in diversi corsi di aggiornamento e alla scuola infermieri. Una lunga carriera quella di Di Giammartino, piena di riconoscimenti e attestati di stima. Quest'estate aveva deciso di andare in pensione, viste le precarie condizioni di salute. Il funerale si svolgerà domani in duomo a Teramo alle ore 12,30, la sepoltura a Rocca Santa Maria nel cimitero cittadino Belvedere.   anche la asl ha voluto ricordarlo La Direzione Generale della Asl di Teramo si unisce al grande dolore che ha colpito non solo la famiglia, ma tutta la comunità teramana, per la prematura scomparsa del Dr. Dante Di Giammartino, Direttore del Reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale “Mazzini”.
Professionista stimato, di grande umanità, amato da tutti i suoi pazienti e da tutti i suoi colleghi, lascia un vuoto incolmabile bei cuori di tutti noi.