UNA TARGA AL MAZZINI PER RICORDARE IL LAVORO SVOLTO DAL DOTTOR ALTAMURA
Non è un caso se il progetto "Rianimazione aperta" parte proprio a Teramo e se nel giorno della sua presentazione nel reparto viene affissa una targa con una dedica a Giuseppe Altamura. Il medico scomparso il 17 giugno scorso ha lasciato una traccia profonda nel reparto che ha diretto fino al 2008, quando è andato in pensione. «Bepi Altamura ha lasciato un'impronta che spero continuerà nella prossima generazione dei rianimatori», ha commentato ieri il suo successore e amico Emilio Rosa. A tracciare un profilo di Altamura è stato Pierluigi Orsini, ora in pensione, allora primario dell'anestesia e rianimazione. «Costituiva un valore aggiunto», ha ricordato, «aveva una enorme preparazione professionale, una forte motivazione e una carica umana incredibile: era una persona schiva, di poche parole, ma molto empatica. Non si rassegnava nemmeno alla morte: in caso di morte cerebrale trasformava la tragedia in un'opportunità di vita per altri, con le donazioni di organo».La tarda commemorativa di Altamura è stata consegnata alla moglie Narcisa De Vincentiis. Targa commemorativa anche per un'indimenticata caposala della rianimazione, Luciana Pompei, la cui targa è stata consegnata alla sorella Maria Luisa.