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Il Rettore Luciano D’Amico lascia un’università giovane e dinamica dove si raggiunge la triennale prima del compimento del 23esimo anno. Il Rettore ha snocciolato fatti e circostanze su come è cambiato l’ateneo in questi anni. D’Amico ha ricordato di non aver avuto mai paura del cambiamento in questi anni e del non aver mai temuto di perdere i privilegi del posto fisso. L’Uni.Te ha vinto la sfida della qualità trasformando l’ateneo con la generosità di tutto il personale docente e non. Oggi uno studente che entra in Uni.Te riceve tutte le attenzione perché lo studente va aiutato sempre, perché loro sono tutto. Tra gli obiettivi raggiunti, l’accreditamento ottenuto per la qualità dell’ateneo. Il raddoppio del Polo scientifico, il manicomio,  i laboratori dell’Izs, lo studentato di viale Crucioli sono solo alcuni dei bandi partiti. Fa invece ancora male la questione andata a vuoto della mancata funivia. Il Rettore, ha duramente attaccato i  capi bastone che hanno ostacolato questo progetto in consiglio comunale a vantaggio di una rotonda a San Nicolò. Un rapporto difficile avuto con Comune e città, ma nonostante tutto si è riusciti ad andare avanti verso una giusta innovazione senza farsi bloccare dal vittimismo. D’Amico ha chiesto al Vescovo di usare il seminario per ospitare studenti stranieri del Terzo Mondo, che arricchiranno l’Ateneo sempre di più. L’invito del Rettore agli studenti è quello di non aver paura a vivere in ogni momento e di studiare sempre. https://youtu.be/VrediLFLCes