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Da molti anni, in Provincia di Teramo è in voga una competizione selvaggia dell’apparire tra gli operatori politici ed è scontato che ogni personaggio tende ad organizzare ogni tipo di manifestazione possibile, purchè avvenga nel suo Comune e per i suoi elettori. Tutto fa brodo ed allora i valori ambientali e paesaggistici del Parco Nazionale vengono messi nelle vetrine di Teramo e Montorio Al Vomano, si insegna a cercare i funghi e si fanno mostre nei Comuni marini, si celebrano le battaglie della resistenza dove non si è combattuto, si parla di foreste e boschi dove non vi sono alberi. E poi una volta bisogna fare programmi speciali solo per il Fino, un’altra volta bisogna farli solo per la Vibrata, ed ancora solo per Isola del Gran Sasso e Castelli, poi anche solamente per Fano Adriano e Prati di Tivo. Arriva il Parco e propone la Strada Maestra, i Centri Servizi ed i vari musei naturalistici nelle zone care ai vari politicanti in auge e poi accade che l’insuccesso è clamoroso e molto evidente. Tra le località turistiche marine della Provincia è sempre presente il campanilismo più duro e non è pensabile alcuna forma di collaborazione e di solidarietà tra le varie aree. Per le località montane è anche molto peggio, la montagna prediletta è solo quella delle zone del Gran Sasso che, nemmeno per sogno, deve essere confrontata con quella dei Monti Della Laga. Ed il risultato è che, nella Provincia con il più vario e bel territorio del Centro Italia, con la costiera marina posta a poca distanza dalla bellissima montagna rocciosa del Gran Sasso e da quella vicinissima ed unica montagna marnosa dell’Appennino (LAGA), ricchissima di altissime sorgenti, di alte praterie e di boschi bellissimi, con le zone collinari stupende, con antiche città d’arte e di cultura (Teramo, Atri, Campli, Civitella Del Tronto ecc..), ricca di antiche tradizioni, piena di una gastronomia marina, agraria, cittadina e montana di altissimo livello, ricca di prodotti stupendi, di funghi silvani, di tartufi e di vini meravigliosi, il settore turistico stenta a decollare. E’ giunta l’ora di pianificare l’intero territorio provinciale, individuando bene le risorse e le caratteristiche delle varie zone, bisogna significare ogni luogo con il ruolo segnato dalle sue specifiche risorse emergenti ed offrire una immagine solidale ed integrale dell’intero territorio, illustrato ed arricchito con tutte le ricchezze delle sue attrattive più significative. I nostri Amministratori e politici la debbono smettere di guardare il territorio con gli occhi elettorali e destinare le risorse in scelte completamente sbagliate. Debbono anche fare attenzione a non affidare gli enti a quelle personalità autoreferenziali non elette che spesso fanno le scelte più sbagliate e sciupano tante risorse in sciocchezze di nessuna importanza. Il turismo marino non deve essere sviluppato nelle località interne dotate di piscine, il turismo montano non può essere ambientato nelle località collinari con una documentazione fotografica delle nostre montagne e quello storico non deve essere ambientato nei quartieri nuovi delle città. Il Parco Nazionale Dei Monti Della Laga, poi allargato al Gran Sasso, per togliere la sede al Teramano e portarla nell’Aquilano, va gestito dai cittadini montanari e non dagli estremisti ambientali. Goffredo Rotili