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Ancora senza nome il cadavere dell'uomo dell'età apparente di cinquant'anni trovato morto sulla sponda abruzzese del fiume Tronto, nel territorio di Controguerra. L'esito negativo dei risultati nella banca dati Interpol non risolve il giallo di Santo Stefano. Il cadavere è di un uomo non schedato, quindi incensurato, il che rende ancor più difficile la sua identificazione, anche perché non ci sono denunce di scomparsa. In base alla rima ispezione cadaverica si tratta di un individuo europeo, forse un senzatetto che potrebbe essere morto per malore. Sarà l'autopsia che oggi eseguirà l'anatomopatologo Gina Quaglione, incaricata dalla Procura della Repubblica di Teramo, a stabilire le cause del decesso. Il ritrovamento del cadavere è avvenuto nella tarda mattinata del giorno di i Santo Stefano lungo l'argine del fiume Tronto, nel territorio comunale di Controguerra. Il corpo era bocconi a pochi metri dall'acqua, ma non era bagnato e non presentava segni apparenti di violenza: era vestito, ma nelle tasche non c'erano documenti di identità. Secondo un primo esame esterno, anche per la presenza di alcune macchie ipostatiche, la morte può risalire al giorno di Natale o al giorno della vigilia. A segnalare la presenza del corpo è stato un passante che ha avvertito i carabinieri verso mezzogiorno.