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Promesse elettorali non rispettate sono gli atti più significativi legati al turismo che hanno caratterizzato finora l’attività dell’Amministrazione Comunale e del Sindaco Di Girolamo. Adesso arriva anche la nuova stangata dell’imposta di soggiorno, l’ennesimo impegno programmatico non mantenuto. Un tributo che rischia di causare, purtroppo, la perdita di decine e decine di posti di lavoro stagionali soprattutto per donne e giovani nel settore trainante del turismo. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire: un detto che pare scritto su misura per gli amministratori comunali di Roseto che, nonostante i numerosi incontri e documenti ricevuti dalle associazioni tra operatori turistici fortemente contrari, intendono andare avanti nell’introduzione dell’imposta di soggiorno considerando che Sabato 30 Dicembre è stato convocato un Consiglio Comunale apposito. Una scelta inopportuna in un momento economico difficile e che rischia di mettere in crisi uno dei settori portanti dell’economia rosetana causando la perdita di numerosi posti di lavoro nella prossima stagione estiva e creando un incalcolabile danno di immagine. La priorità del Comune deve essere quella di fare iniziative congiuntamente agli operatori per attrarre i turisti, non per tassarli, mentre l’imposta di soggiorno pubblicizzerebbe in modo negativo il nostro territorio. Introdurla solo a Roseto e senza uno straccio di programma di promozione turistica da parte del Comune rappresenta, inoltre, un atto autolesionistico rendendo l’offerta turistica rosetana meno competitiva a causa della concorrenza sleale che si avrebbe da parte delle località costiere abruzzesi che non la introdurranno. Senza dimenticare che discutere a fine Dicembre sull’introduzione dell’imposta di soggiorno significa non tener conto che l’attività di promozione delle singole strutture ricettive, avviata dagli operatori per il 2018, è già in fase avanzata sia per quanto riguarda la partecipazione alle fiere turistiche, sia per prenotazioni ed accordi già firmati con tour-operator e gruppi di villeggianti, sia per i listini prezzi già comunicati e il materiale stampato da utilizzare per la promozione. Senza dimenticare il promesso censimento delle abitazioni private che vengono utilizzate per gli affitti estivi, che creano una concorrenza sleale e, spesso, come sarà per l’imposta di soggiorno, esentasse, ennesimo impegno assunto dal Sindaco e ancora non rispettato. Come associazioni tra operatori turistici confermiamo per l’ennesima volta al Sindaco e all’Amministrazione Comunale di Roseto la nostra unanime, totale e assoluta contrarietà all’introduzione dell’imposta di soggiorno solo per Roseto e non estesa a tutti gli altri Comuni della costa nel rispetto di regole omogenee. Per evitarla rinnoviamo, per l’ultima volta, la nostra disponibilità a contribuire, anche economicamente, alla soluzione di problematiche cittadine sia nell’ambito turistico, che dell’arredo urbano e in altre attività di manutenzione. Ci auguriamo che la maggioranza guidata dal Sindaco Di Girolamo torni sui suoi passi rinunciando a compiere questa inopportuna, infelice e dannosa scelta. Qualora ciò non avvenisse ci appelliamo alle forze politiche di opposizione per impedire in ogni modo che si compia questo ennesimo danno nei confronti della città di Roseto. Roseto Incoming – Associazione Operatori Turistici Roseto ARA – Associazione Roseto Albergatori Faita – Federcamping Abruzzo