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Dopo il comunicato stampa della consigliera Cianella, interviene Mosciano Democratica

«Meglio tardi che mai!. Il “no” della consigliera Maria Cristina Cianella al biodigestore a Mosciano Stazione arriva infatti con un notevole ritardo, lasciando abbastanza perplessa l’amministrazione comunale di Mosciano Sant’Angelo.

“Appena tre giorni fa, in consiglio comunale, la consigliera di Mosciano Nostra non ha avuto la stessa risolutezza nell’opporsi al progetto della CTIP BLU per la realizzazione di un biodigestore anaerobico sul nostro territorio, mentre sui giornali, la stessa Cianella ha mostrato non solo una posizione netta per il no, ma anche di essere particolarmente informata sui rischi ambientali e per la salute che tale impianto potrebbe portare” afferma in una nota il gruppo di maggioranza di Mosciano Democratica, che in prima linea si è speso per depositare le osservazioni tecniche al progetto. Osservazioni che la Cianella non ha condiviso, astenendosi dal votare il provvedimento consiliare nell’ultima seduta del 2017.

“Anche nella sua relazione in consiglio la Cianella non ha mostrato una grande convinzione nell’opporsi al progetto, preferendo spostare il discorso su questioni inerenti le politiche ambientali in generale e sul CIRSU, senza però dare motivazioni tecniche e politiche sostanziali contrarie al progetto CTIP BLU che rappresentava l’unico punto all’ordine del giorno e che sarebbero state le uniche argomentazioni utili per opporsi in maniera efficace al progetto in sede di Comitato VIA. Il coraggio di prendere una posizione, evidentemente, le è venuto a posteriori, quando ormai era tardi per agire ma comunque in tempo utile per farsi pubblicità politica con il lavoro degli altri: mezzucci elettorali e di creazione del consenso che a poco valgono se non sono supportati dai fatti” continuano gli esponenti di Mosciano Democratica.

“Per quanto riguarda, infine, la questione CIRSU, è inesatto quanto riferito, poiché il Sindaco non ha affermato di essere a favore del progetto biodigestore nel polo ex CIRSU, bensì, riferendosi al nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, ha affermato quanto definito dalla legge regionale, ossia che il polo impiantistico ex CIRSU è annoverato tra gli impianti di piano per la gestione dei rifiuti dell’ambito territoriale teramano, senza che nello stesso sia specificata la tipologia impiantistica per il trattamento dell’organico. Ancora una volta, Maria Cristina Cianella non ha perso l’occasione per gettare discredito sul Sindaco e l’Amministrazione Comunale parlando di argomentazioni e supposizioni non supportate dai fatti, ma mistificando e piegando i dati e le affermazioni fatte a proprio piacimento. Un atteggiamento certamente scorretto che nulla porta di positivo né al clima politico, né tantomeno al territorio moscianese. La battaglia contro il biodigestore è appena cominciata e fin qui ha visto lavorare quotidianamente la coalizione di Mosciano Democratica, parte dell’opposizione e i comitati di Mosciano Stazione e Selva, ma certo non ha beneficiato del contributo del consigliere Cianella. Purtroppo nelle sedi opportune delle commissioni consiliari e del consiglio comunale Mosciano Nostra ha preferito prima la non partecipazione e poi una astensione di comodo (chissà poi per quali ragioni!), puntando poi ad una pubblicità a basso costo, fatta, lo ripetiamo, sfruttando il lavoro altrui.” concludono i rappresentanti di Mosciano Democratica.