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Un sessantenne teramano non accettava l'idea che quella unione era finita dopo 20 anni e inviava alla sua ex mazzi di fiori, rose, con biglietti di minccia. Lei si è rivolta alla magistratura ed è scattata l'accusa per stalking. E' arrivata così, l’ ordinanza di custodia firmata dal gip Mauro Pacifico su richiesta del pm Greta Aloisi. Arresti domiciliari e un decreto di giudizio immediato già ottenuto dalla Procura che mette nero su bianco svariate accuse. L’uomo le respinge, si difende sostenendo di non aver mai voluto far male alla sua ex compagna, di essere stato equivocato in un atteggiamento che mirava solo alla riappacificazione. Ora sarà un processo a stabilire la verità giudiziaria. La donna invce racconta di appostamenti, sms, telefonate e di quei biglietti che hanno accompagnato i mazzi di fiori inviati dal suo ex con le telefonate ad ogni ora del giorno e  della notte con lei costretta anche a cambiare vari numeri per non essere rintracciata. A denunciare è stata la donna e la segnalazione ha fatto scattare gli accertamenti delle forze dell’ordine.