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Se bagno di folla doveva essere... l'ingresso a Teramo di Monsignor Leuzzi...è stato asciutto. Certo, non per le autorità, quelle c'erano tutte (tranne il mezzo Governo annunciato, con anticipata enfasi, da qualche cronista in cerca di esclusive non esclusive). C'era Gianni Letta, l'ex ministro Gasparri e poi tutti i prevedibili, da D'Alfonso, ai Sindaci, alle autorità, come si suol dire, "civili, militari e religiose". Del resto, un po' la sincera fede, un po' l'obbligo di carica, un po' la presenza istituzionale... un po' la campagna elettorale, hanno certo giocato in favore della presenza. C'era poi la Curia, sacerdoti, suore, diaconi, frati...insomma, tutta la popolazione religiosa locale. C'erano poi i vip (qualcuno anche pesantemente ingioiellato e impellicciato nonostante la giornata poco invernale), ma non c'era la gente. Se si esclude quella portata a pullmanate dalla Puglia e da Roma, i teramani non hanno partecipato. Anzi: la presenza di popolo (si parlava di 5/6mila persone alla vigilia), è stata enormemente al di sotto delle aspettative. E tra le strade del centro, si respirava anche un certo insofferente distacco, per quelle che sono state le modalità organizzative di questo insediamento. Eccessivo nei modi e nelle impostazioni. Teramo da oggi ha un nuovo vescovo. Vogliono i rumors che sia destinato a restare poco, perché è già lanciato verso la porpora cardinalizia. Se così sarà, ci toccherà replicare l'evento....per fortuna che intanto abbiamo già 600 nuove transenne...