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Giornata abruzzese per il candidato premier del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, che a Pescara chiude la tre giorni del “Villaggio Rousseau”. "Il problema di questo Paese è che ci sono troppe leggi che si accavallano e contraddicono: il nostro piano di abolizione di 400 leggi dello Stato inutili contribuirà anche a semplificare il processo di ricostruzione dell'Aquila". Questa la sola dichiarazione nel capoluogo del candidato premier del Cinque stelle, Luigi Di Maio. Arrivato alla Villa comunale con un'ora di ritardo, dopo aver visitato all'insaputa della stampa la basilica di Collemaggio, appena restituita alla città, ha preso un caffè con il consigliere regionale Sara Marcozzi, coordinatrice abruzzese della campagna elettorale per il voto del 4 marzo, ed è andato via ringraziando i propri sostenitori, annullando la passeggiata in centro storico ed evitando le domande dei giornalisti locali. Il parlamentare pentastellato è giunto in Abruzzo per la 12^ tappa del “Rally per l’Italia”, il tour che toccherà le regioni italiane per discutere sui temi della campagna elettorale e illustrare la proposta di governo del M5S. Assieme agli altri esponenti di primo piano del M5S, Di Maio ha concluso oggi all’Aurum di Pescara i lavori della tre giorni programmatica del Villaggio Rousseau. Le dichiarazioni di Di Maio a Pescara: “Partecipa, scegli, cambia” sarà lo slogan della nostra campagna elettorale, è la nostra storia, abbiamo iniziato tutti così nel M5S. E ora, se vorranno gli italiani, cambieremo l’Italia dal governo”. “Testa e cuore, saranno questi i requisiti della nostra squadra di governo”- ha aggiunto, presentando a Pescara i “20 punti per una vita di qualità” redatti dal M5S. “Chi ha governato non ha mai messo cuore nelle scelte che faceva. Quattrocento leggi da abolire al primo anno di governo e una smart nation” che promuova “nuovi lavori e nuove tecnologie” sono i primi due punti. “Eliminiamo i finanziamenti a pioggia alle Pmi che vanno sempre agli stessi e aboliamo l’Irap per loro”. aggiunge Di Maio presentando il punto sul fisco del programma del M5S. “Riduzione aliquote Irpef per ceto medio, no tax area fino a 10mila, manovra choc per Pmi con la riduzione del cuneo fiscale”, sono altre priorità rimarcate da Di Maio che spiega: “il Made in Italy non potrà mai robotizzare i suoi artigiani. Se vogliamo salvare il Made in Italy va reso competitivo”. Manca il referendum sull’euro tra i 20 punti del programma di governo M5S. Luigi Di Maio, parlando del punto sull’Europa precisa invece che il M5S “non vuole rompere con l’Ue” ma, sul deficit, “vuole andare ai tavoli europei per chiedere ciò che altri Paesi hanno avuto” e poter fare “investimenti in deficit in settori ad alto moltiplicatore”. “Ridurremo di 40 punti il rapporto tra debito pubblico e Pil”, sottolinea Di Maio. In serata la ufficializzazione dei vincitori delle “parlamentarie” che saranno candidati nelle liste e nei collegi di Camera e Senato. Sit-in di una rappresentanza della comunità venezuelana contro il Movimento 5 stelle: a pochi minuti dall'arrivo di Luigi Di Maio un gruppo di venezuelani, contrario al "regime" di Nicolas Maduro si è presentato, con una grande bandiera del Paese sudamericano, davanti all'ex fabbrica Aurum, dove è in corso il Villaggio Rousseau e dove, a breve, arriverà il capo politico del Movimento. "Qui parliamo di diritti umani, il M5s ritratti la sua posizione sul regime di Maduro", è l'appello di Maria Claudia Lopez, che ha guidato la manifestazione.