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Non sarà un'incompiuta. Quella che tutti temevano potesse restare solo una delle tante opere avviate, e mai finite, benché in questo caso per colpa di un privato, non resterà tale. Parliamo di Teramo Alta, la grande lottizzazione che si affaccia su Teramo dal Colle della Specola e che qualche anno fa si presentò come un progetto di edilizia composta, con impianti sportive, parcheggi, una scuola, servizi vari per quanti avessero deciso di acquistare quelle ville. Tutto cominciò nel 2006, quando un imprenditore romano, Ernesto Galeoni, molto vicino  alla famiglia Mezzaroma, decise di avviare il progetto di “Teramo Alta”, che prevedeva una quarantina di ville e una teleferica per collegare il quartiere alla città, ma che poi si bloccò per problemi finanziari. A quel punto, dopo un periodo di silenzio, entrò in scena una banca tedesca, la Aareal Bank, che era tra i creditori di “Teramo Alta” e grazie all'allora dg Edvige Catitti, originaria di Bisenti, decise di completare l’intervento. Adesso, grazie anche al coinvolgimento dell'ex consigliere comunale Gianluca Rapagna, esperto in compravendite immobiliari, il progetto riprende vita e si passa al completamento del secondo lotto, di 12 ville, che poi saranno messe in vendita. Si tratta - come si leggeva nelle brochure - «di abitazioni di grande efficienza energetica B, sono dotate di pannelli solari, impianto di riscaldamento radiante, predisposizione di sistema di condizionamento estivo, e sono già dotate di impianto d'allarme perfettamente funzionante.  Le diverse soluzioni hanno un'ampiezza che varia dai 140 metri quadri di superficie calpestabile per le trifamiliari ai 220 per le bifamiliari».