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Questi gli obbiettivi e le ragioni che hanno portato CGIL CSL e UIL a programmare la manifestazione regionale a LANCIANO per SABATO 03 FEBBRAIO 2018. Un obiettivo per il quale la provincia di Teramo ha la necessità assoluta di mettere in campo un suo rinnovato protagonismo con una grande partecipazione alla manifestazione. SITUAZIONE GENERALE Negli ultimi anni, la crisi economica e il processo di delocalizzazione avevano messo in particolare difficoltà il sistema manifatturiero locale fatto di piccole e piccolissime aziende che, in gran parte, non sono riuscite a reggere nella nuova competizione globale con gravi ripercussioni sull’occupazione provinciale : • Il numero dei lavoratori occupati è passato da 122.600 del 2008 a 113.600 del 2016(115.900 nel 2015!!); • le persone in cerca di lavoro sono passate da 70.336(31/12/2015) a 74921 (al 30/09/2017); • le assunzioni a tempo indeterminato sono passate da 20.775(31/12/2015) a 10.445(30/09/2017) e quelle a tempo determinato non hanno recuperato questa differenza passando nello stesso periodo da 37.173 a 40.186. numeri che purtroppo sono confermati da un nostro studio che, in questo contesto, prevedono assunzioni in grande prevalenza a tempo parziale/temporaneo /interinale: PREVISIONI OCCUPAZIONALI PER I PRIMI MESI DEL 2018: 64,9% a tempo determinato-13,5% somministrazione MOLTE ASSUNZIONI NEI SERVIZI ( 44,1%) CHE SIGNIFICA TANTI PART-TIME E QUINDI REDDITI MOLTO BASSI Un lavoro, precario, senza tutele, senza prospettive che spesso non riesce a far uscire lavoratori e famiglie dallo stato di disagio e povertà. Problemi occupazionali e reddituali del territorio che con il sisma e le tragiche nevicate di un anno fa ha evidenziato tutta la fragilità del suo sul sistema infrastrutturale . Oggi, per offrire una prospettiva di rilancio del sistema economico locale, sarebbe necessario mettere in campo un progetto condiviso sul quale impegnare tutte le forze istituzionali, politiche, imprenditoriali e sociali della provincia. Ma, purtroppo da parecchio tempo abbiamo solo annunci di progetti ma nessuna occasione concreta di vederli realizzare e neanche momenti di confronto per poterli verificare. Riportiamo di seguito alcuni dei temi sui quali più volte è stata richiamata l'attenzione pubblica: RICOSTRUZIONE ed AREE INTERNE Con un settore come l'edilizia che dal 2008 ha perso 3.400 posti ( 5.500 e’ il totale se si considera l’intera filiera), le risorse messe a disposizione per la ricostruzione e la riqualificazione del territorio possono rappresentare un'opportunità di ripresa per il settore ed anche un volano per l'economia territoriale. Invece, sostanzialmente, a Teramo, non riesce a partire neanche quella riferita al terremoto del 2009. Per favorire la ricostruzione la regione Abruzzo aveva preso anche una serie di impegni con le organizzazioni sindacali di categoria, ma rispetto a quegli impegni non si è resa disponibile neanche alle opportune verifiche. MASTERPLAN Sono più volte stati illustrati con iniziative istituzionali e/o politiche ma dei oltre 250 milioni di lavori(Teramo Mare-riqualificazione dell'ex-manicomio-Biosev – ecc.) annunciati non si visto nessun cantiere aperto né si è creato un solo posto di lavoro; Molte risorse dichiarate e a disposizione ma neanche un tavolo per monitorare la situazione. AREA DI CRISI INDUSTRIALE COMPLESSA sembrava una vera opportunità per rilanciare alcuni settori strategici della nostra provincia come il settore del carbonio e quello del TAC, ma anche da questo versante, nonostante la grande quantità di manifestazioni d'interesse avanzata dal sistema imprenditoriale, non ci sono ancora sbocchi occupazionali né concreti né percepiti. SANITA’ Non c'è nessun piano di riorganizzazione del servizio sanitario provinciale. Restano i problemi di sempre con super-tiket e liste d'attesa inaccettabili con un'unica proposta avanzata (sui media locali) : la collocazione di un “eventuale” ospedale unico. Intanto....200 persone in pensione all’anno. I turn-over non viene rispettato pienamente e in provincia mancano 515 operatori rispetto alla pianta organica. Occorre un apposito tavolo per affrontare la grave carenza di personale . la asl di teramo ha il piu’ alto deficit di personale rispetto alle altra asl della regione necessita’ di una revisione delle dotazioni organiche altri concorsi/stabilizzazione del personale precario/ TURISMO Altra grande risorsa di questa provincia ma manca un progetto che la sappia valorizzazione mettendo in sinergia le aree interne e della costa. Giovanni Timoteo (Cgil Teramo)  Fabio Benitendi (Cisl Teramo) Emidio Angelini (Uil Teramo)