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Riapertura della piscina comunale Acquaviva. Si va verso il completamento in Comune della procedura per il riaffidamento in gestione dell'impianto chiuso da inizio dicembre, quando è scaduta la convenzione con l'Asi Teramo che si è occupata delle attività in vasca nei due anni precedenti. Sono sei le società che hanno presentato offerte per acquisire la struttura e tenerla in funzione per i prossimi dodici mesi, con possibilità di rinnovo dell'accordo con l'ente per ulteriori dodici. Ben quattro risultano le proposte gestionali arrivate da fuori città: due provenienti da Roma, una da Terni e la quarta da Ascoli Piceno. A queste si aggiungono due offerte depositate nei giorni scorsi da società teramane. La prima è stata firmata da: Delfino nuoto e Teramo nuoto, che già operano nella piscina dell'hotel Michelangelo (gestita dalla White Whale), mentre la seconda porta la firma dell'Interamnia di Leo Valentini. La commissione giudicatrice formata da tecnici e dirigenti del Comune ieri ha analizzato le prime due offerte e se non incontrerà ostacoli, oggi dovrebbe completare l'esame e affidare l'incarico. In corsa non c'è dunque l'Asi Teramo, uscita di scena a fine anno in modo rocambolesco, con gli uffici del Comune che fecero scollegare le utenze della piscina per obbligare a farsi da parte la società intenzionata a proseguire l'attività, in base a un'interpretazione estensiva della convenzione sottoscritta con l'amministrazione appena decaduta. Sulla questione, che comprende anche il saldo chiesto dall'ente delle bollette non pagate per circa 200mila euro, l'ex gestore ha presentato un esposto alla procura della Repubblica, che dovrà fare chiarezza sulla regolarità delle pretese economiche del Comune e dei danni accampati dal privato per l'estromissione forzata dalla gestione della vasca. In ogni caso, è stato scongiurato il rischio che la gara andasse deserta, lasciando ancora chiusa la piscina comunale.