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Prove tecniche di Centrodestra. Tentativi di coalizione. O quasi. Mentre il Centrosinistra comincia ad avere l'imbarazzo da sovraffollamento di candidature, il Centrodestra deve trovare una quadra, prima di trovare un candidato. E la quadra passa, inevitabilmente, per Forza Italia, il partito che ha espresso, negli ultimi mesi, il Sindaco e chi ne ha causato la caduta. Dunque, Forza Italia deve ritrovarsi, ed è per questo che il neo senatore Pagano è venuto oggi a Teramo, ad incontrare i possibili partecipanti alla coalizione, tra un incontro e l'altro coi "suoi" di Forza Italia. Quindi: pranzo con Gatti, chiacchierata con Brucchi, ma anche uno scambio di idee con Morra e con Sottanelli... ma anche con Tancredi. Ed è questa, forse, la più curiosa tra le note sul taccuino: perché Tancredi? La petaolosa Lorenzin stava a sinistra, perché Tancredi dialoga con Pagano, dicendosi anche disponibile a valutare ipotesi di coalizione? Perché - e così si spiega anche la certezza del "non entro" di Giorgio D'Ignazio alle ventilate ipotesi di una poltrona in Giunta Regionale - evidentemente Tancredi e i tancrediani si preparano a rientrare nell'alveo naturale della loro posizione, nel Centrodestra. Sottanelli, con il suo Abruzzo Civico, era già parte della coalizione elettorale di Centrodestra, con la Quarta gamba, ma candidarsi a Teramo significa spiegare agli elettori di Pomante che devono votare per la coalizione di Brucchi, Gatti & C. E non sarà facile. Anche Morra si sarebbe detto disponibile a valutare un discorso di coalizione fondata su logiche di novità, nei programmi e nelle persone, così come chiaramente espresso da Micheli nella sua nota di oggi. Adesso, sul taccuino di Pagano, ci sono Bellachioma della Lega e Quagliariello, che vedrà probabilmente a Roma, in Parlamento, e coi quali discuterà della coalizione teramana. Poi si parlerà di candidati.