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          Il NAS di Pescara, guidato dal maggiore Domenico Candelli ,nell’ambito di una serie di controlli sul “monitoraggio del commercio e impiego di fitosanitari”, ha effettuato una serie di ispezioni a rivendite e mangimifici in tutto l’Abruzzo, quale importante step della filiera alimentare sul quale si riversa sempre la massima attenzione da parte dei Carabinieri per la Tutela della Salute -NAS. Tre strutture abusive individuate e oltre 50 Tonnellate di mangimi e materie prime sequestrati, del valore commerciale di circa 300 mila euro, perché stoccati in locali in cattive condizioni igienico sanitarie o per carenze nei piani di autocontrollo e tracciabilita’. In provincia di Pescara, ieri pomeriggio, il NAS ha individuato un capannone allestito abusivamente, al cui interno erano stipati circa 40 mila chili di mangimi semplici e composti, sui quali peraltro non si era in grado di ricostruire la tracciabilita’. Il maxi sequestro e la segnalazione immediata avviata alla ASL del capoluogo adriatico, per i provvedimenti di competenza e chiusura. Poche ore prima, nel teramano, un altro intervento era stato condotto all’interno di una ditta specializzata (della quale i carabinieri non  hanno reso noto la ragione sociale) nella rivendita di prodotti fitosanitari. Al termine degli accertamenti, i militari hanno segnalato il legale responsabile della struttura alla competente Autorità amministrativa, in quanto la ditta, dal valore di un milione di euro, risultava attivata abusivamente. Nel corso del controllo, inoltre, i Carabinieri hanno sequestrato 10.000 kg di mangimi semplici, in parte confezionati e in parte sfusi, e materie prime, privi di indicazione relativa alla tracciabilità. Il Dirigente del Servizio Veterinario Igiene Alimenti Produzioni Zootecniche della ASL teramana, stante quanto accertato dai militari del NAS, ha disposto l’immediata sospensione dell’attività di vendita e deposito di mangimi nonché il divieto di commercializzazione dei mangimi sequestrati, dal valore di 150.000 euro. Infine, nel corso dell’ispezione all’interno di un’ altra ditta della provincia di Teramo, specializzata nella rivendita di prodotti fitosanitari per l’agricoltura, i militari del NAS di Pescara hanno segnalato il legale responsabile della rivendita alla competente Autorità amministrativa per aver attivato abusivamente un deposito di mangimi in difetto di registrazione e dei requisiti igienico-sanitari e strutturali, per aver omesso di applicare il piano di autocontrollo di cui al sistema H.A.C.C.P. e detenuto per il commercio mangimi privi delle indicazioni sulla tracciabilità. Il dirigente del Servizio veterinario della locale A.S.L., intervenuto sul posto su richiesta del NAS, ha disposto l’immediata sospensione dell’attività di deposito fino alla rimozione delle carenze e nelle more di procedere alla prescritta registrazione, nonché il divieto di vendita e la distruzione di 6 quintali di mangime per uso zootecnico del valore di circa mille euro.