×

Avviso

Non ci sono cétégorie
da Andrea Core Presidente del Forum Nazionale Giovani riceviamo e pubblichiamo   Le elezioni comunali che si terranno a Teramo nel prossimo mese di giugno rappresentano un momento fondamentale per il futuro della città: l’occasione per lasciarsi alle spalle più di un decennio di mala politica, di logiche clientelari e spartitorie, di amministrazioni utili ai potentati locali ma dannose per i cittadini. L’occasione per archiviare definitivamente il “modello Teramo”. Le ultime elezioni politiche consegnano alla sinistra cittadina un quadro drammatico, che impone una riflessione seria e profonda, che tenga conto dei disagi economici e sociali di chi non ce la fa più, di chi chiede un radicale cambio di passo. Non si tratta di mettere insieme soggettività che all’ultima tornata si sono presentate divise, non si tratta di fare accordi nelle segrete stanze: il centrosinistra non rappresenta più un valore aprioristico, così come l’andare divisi non è il male assoluto. Si tratta di ricostruire anche a Teramo un programma che parta da alcuni punti chiari: discontinuità con le non politiche e le personalità delle ultime giunte Brucchi; ricostruzione e messa in sicurezza degli edifici; lavoro e rilancio dell’economia cittadina, duramente provata dalla crisi e dalle recenti disgrazie; “rivitalizzazione” del centro storico; recupero delle periferie e delle frazioni, lasciate all’abbandono; recupero e valorizzazione del patrimonio artistico della città; riqualificazione del “verde urbano”; università come centro nevralgico per il rilancio di Teramo. Per questo credo poco alla candidatura di chi si autocandida da civico, quasi senza un programma, e pronto ad “imbarcare” chiunque senza un’idea chiara. Così come apprezzo la disponibilità e l’umiltà con cui Renzo Di Sabatino si mette a disposizione, ma non mi convince un’operazione che miri solo all’unità partendo dalle persone e non dai contenuti. Teramo ha bisogno di altro, il centrosinistra ha bisogno di altro. Il PD si concentri sui temi e sulle problematiche della città e dei cittadini, evitando di trascinarci tutti in inutili beghe interne, utili a conte e riposizionamenti futuri dopo il fallimento elettorale tanto del centro sinistra quanto della sinistra “radicale”. Abbiamo le donne e gli uomini, a cominciare da Gianguido D’alberto, abbiamo le competenze per presentarci con una proposta nuova e vincente. Per questo, senza paura, con coraggio, seguiamo tutti insieme questa strada.