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Un anno e sei mesi, pena patteggiata. per gli ammanchi per quasi 600mila euro, alcuni dei quali risalenti al 2002. E' stata questa la condanna decisa dai giudici teramani per la 54enne Tiziana Balducci, la bancaria teramana che nel novembre 2015 sparì da casa per qualche giorno e venne successivamente ritrovata a Bologna. Ieri mattina la donna (difesa dall'avvocato Fabrizio Acronzio) ha patteggiato un anno e sei mesi davanti al giudice Belinda Pignotti dopo che il pm Stefano Giovagnoni aveva firmato una citazione diretta a giudizio contestandole il furto aggravato dall'uso dei mezzi fraudolenti. L'inchiesta nacque dopo le segnalazioni di alcuni clienti della filiale teramana Bnl di piazza Orsini dove la donna era impiegata all'epoca dei fatti: un fascicolo in cui presto confluì anche la denuncia contro ignoti presentata dalla stessa banca. Il magistrato ha contestato sei episodi sulla base di altrettante denunce presentate da correntisti. Secondo la Procura le indagini avrebbero permesso di ricostruire come nel corso del tempo la donna avrebbe effettuato dei prelievi consistenti sia attraverso bancomat e carte fatti ad hoc e mai chiesti e consegnati ai clienti sia attraverso prelievi allo sportello. Il tutto per un totale che il pm ha quantificato in 600mila euro. Tra i casi citati dalla Procura quello di una coppia di pensionati che ha denunciato un ammanco di circa 65mila euro, di cui 48 presi con prelievi sul conto corrente attraverso 45 operazioni di sportello e 17mila con 27 operazioni di prelievo mediante carta di credito o bancomat. Il tutto in un arco di tempo compreso tra il 2007 e il 2015.