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Scoppia a Teramo il caso Forza Italia, e scoppia nella riunione che si è tenuta ieri sera durante la quale,  oltre a quelle di Paolo Gatti per Futuro in, Roberto Canzio per la Lega e di Federico Agostinelli per la lista civica "Oltre", c'è la firma del vicecoordinatore provinciale di Forza Italia Giacomo D'Ignazio. L'esclusione dell'ex sindaco e vicecoordinatore regionale Maurizio Brucchi dalla riunione, ha scatenato reazioni di fuoco. Brucchi nella tarda serata di ieri, ha disconosciuto la validità della rappresentanza del partito berlusconiano. «D'Ignazio era presente a titolo personale», tiene a precisare l'ex primo cittadino, «in quanto non aveva ricevuto alcun invito né dal coordinatore provinciale Vincent Fanini né da quello regionale Nazario Pagano». Brucchi definisce l'incontro di ieri sera «una riunione fatta in casa» per rimarcarne la matrice gattiana, pur ribadendo che «per Forza Italia Morra è il candidato migliore del centrodestra». Il problema, dunque, è la primogenitura della scelta che fa riemergere il conflitto tra l'ex sindaco e il leader di Futuro in. «Qualcuno non ha ancora capito», dice ancora Brucchi «che in questa fase deve fare il portatore d'acqua». La designazione ufficiale del candidato sindaco, dunque, secondo Brucchi «per Forza Italia sarà rimessa al tavolo regionale, cosi come annunciato dal nostro coordinatore Pagano».