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francescalucantoniIl miglior ufficio di collocamento della provincia di Teramo? E’ il Comune di Bellante. Se partecipate ad un concorso del Comune di Bellante, state pur certi che prima o poi qualcuno vi assumerà. E se la vostra assunzione dovesse scatenare polemiche e addirittura inchieste della magistratura… non preoccupatevi, perché grazie al Comune di Bellante, vi assumeranno un’altra volta in un altro posto.
Questa è la storia di Francesca Lucantoni, ex assessore alla Cultura (in quota Gatti) del Comune di Teramo, indimenticabile protagonista di uno dei peggiori momenti della storia culturale teramana, organizzatrice di quel Capodanno “attacca bastià” che resterà per sempre come una macchia nella memoria pubblica aprutina, ma difesa dal suo leader politico e tenuta al suo posto assessorile ben oltre la soglia di pubblica sopportazione.
Prima di raccontare i fatti, un dato storico importante: la Lucantoni è stata assessore del Comune di Teramo, dal giugno del 2014 al marzo del 2017.
E ora, raccontiamo la storia.

OTTOBRE 2016

Francesca Lucantoni, che è ancora assessore al Comune di Teramo, viene assunta a tempo determinato al Comune di Nereto dove ricoprirà il ruolo di responsabile dell'ufficio ragioneria e tributi. Il Comune di Nereto, in realtà, ha già una responsabile, Antonietta Crisucci, ma è stata “prestata” (su sua richiesta) al Comune di Roseto, quindi deve sostituirla. E non lo fa assumendo per un anno uno degli idonei del concorso con il quale aveva assunto la Crisucci, ma cercando idonei in altri concorsi. Insomma, piuttosto che prendere “a tempo” un idoneo proprio, ne cerca uno idoneo altrove. E qui spunta il Comune di Bellante che, sei anni prima, ripetiamo: sei anni prima, nel 2010, aveva bandito un concorso per l’assunzione di un “istruttore direttivo contabile”. Quel concorso aveva visto piazzarsi al secondo posto in graduatoria proprio lei, Francesca Lucantoni. Così il Comune di Nereto non ha dubbi e l’assume. Incarico, come detto, un anno, fino ad ottobre 2017.

NOVEMBRE 2016

L’assunzione della Lucantoni scatena subito reazioni politiche. C’è chi grida all’inciucio Gatti-Ginoble, visto che il Sindaco di Nereto, Giuliano Di Flavio, è un Pd di osservanza ginobliana. La minoranza attacca, il Sindaco risponde, i cinque stelle anche quelli teramani criticano e c’è chi passa dai fatti agli atti, chiedendo l’intervento della magistratura. E infatti…

 

DICEMBRE 2016

La magistratura apre formalmente l’inchiesta sulle procedure seguite dal Comune per l’assunzione della Lucantoni, sulla base dell’esposto presentato da “Direzione Futuro”.

 

LUGLIO 2017

Il sostituto procuratore Luca Sciarretta chiede ed ottiene una proroga delle indagini relative all’assunzione dell’ormai ex assessore comunale di Teramo Francesca Lucantoni al Comune di Nereto. I carabinieri notificano la proroga al sindaco Giuliano Di Flavio, alla giunta e al segretario comunale. (per la cronaca, l'inchiesta sarà poi archiviata nell'aprile del 2018)

 

OTTOBRE 2017

Mentre ancora l’inchiesta è aperta, ma ormai si profila la fine del rapporto di lavoro tra il Comune di Nereto l’ex assessore Lucantoni, c’è un altro Comune, quello di Basciano, che decide di assumere un funzionario contabile. Già, ma assumerlo come? Con un concorso? Certo che no, perché bandire un concorso quando il Comune di Nereto ha mostrato a tutti quanto sia facile assumere attingendo da un’altra graduatoria? Tanto, male che va ti ritrovi con la Finanza che spulcia tra gli uffici… ma che volete che sia! Così, Basciano segue l’esempio neretese e il Comune del Sindaco Alessandro Frattaroli (considerato in “empatia politica" con Paolo Gatti) decide di assumere il suo funzionario attingendo alla graduatoria di un altro Comune.
Quale Comune? Bellante, ovviamente.
Quale graduatoria? Quella del 2010 ovviamente.
Chi assume? Francesca Lucantoni
Coincidenza vuole, perché di certo di una coincidenza si tratta, che proprio mentre si chiude una porta a tempo determinato, per l’ex assessore Lucantoni si apra un portone a tempo indeterminato. Già, perché l’assunzione, a Basciano, è a tempo indeterminato.

 

5 APRILE 2018

Siccome sì, è vero, che l’assunzione è a tempo indeterminato, ma parziale, pari a 18 ore a settimana, il Comune di Basciano, che della presenza dell’ex assessore ha sempre più bisogno, anche perché c’è da gestire anche la Contabilità dell’Unione dei Comuni delle Colline del Medio Vomano, decide di ritoccarle l’orario, con un aumento di 12 ore a settimana. Così, la Lucantoni passa a 30 ore settimanali fino al 31 dicembre 2018, con quel che ne deriva, ovviamente, anche in termini di effetti sulla busta paga.

 

16 APRILE 2018

Il Comune ci ripensa. In quella delibera di aumento di ore, c’è qualcosa che non va. Va rifatta. E, infatti, la rifanno, con una correzione: “…eliminazione di tutti i riferimenti temporali al 31 dicembre 2018…”. In soli 11 giorni, l’aumento di ore e di stipendio passa da “a tempo” a “per sempre”.

 

21 APRILE 2018

Il Comune di Basciano sottoscrive la convenzione con l’Unione dei Comuni: per 12 ore alla settimana (quelle dell’aumento), la Lucantoni lavorerà quale responsabile dell’Area finanziaria e risorse economiche dell’Unione dei Comuni e avrà diritto al rimborso delle spese di viaggio tra il Comune di Basciano e la sede dell’Unione a Cermignano, dove dovrà recarsi il martedì e il giovedì. Alla stessa Lucantoni spetterà anche l’indennità di posizione (che il Comune di Basciano quantifica in 4500 euro, mentre altri, fino ad un massimo di 16 mila, li metteranno gli altri Comuni). Curiosità: la convenzione con l’Unione scadrà il 31 dicembre, ma la Lucantoni non subirà riduzione di orari o stipendio, proprio grazie alla delibera annullata e rifatta. Evidentemente, il Comune dl Basciano ha davvero bisogno di quelle 30 ore… e allora come fa, adesso che dovrà accontentarsi di 18? E soprattutto: dove troverà i soldi per quelle ore in più, visto che adesso li recupera dall’Unione dei Comuni, che ovviamente si fa carico delle 12 ore della Lucantoni?

 

Chissà, forse una soluzione c’è: potrebbero chiederle al Comune di Bellante…visto che tutto comincia da lì.