Teramo deve tornare ad essere la Milano del Sud.
Noi faremo di tutto per riportare a Teramo imprese e lavoro, attività commerciali e benessere. La nostra comunità si è sempre distinta per capacità imprenditoriali e laboriosità, tanto da aver rappresentato per anni un caso nazionale di sviluppo e ricchezza tale da meritare l’appellativo di Milano del Sud.
Poi in pochi anni la situazione è precipitata, una spoliazione di enti, banche industrie ed infine attività commerciali hanno di fatto sprofondato l’economia cittadina ai livelli di 30/40 anni fa.
La classe politica non ha saputo affrontare la grave crisi di questi ultimi anni e invece di dare sostegno agli operatori teramani si è dimostrata distante e distaccata, incapace di offrire soluzioni e speranza, si sono distinti nel perseguire scelte sbagliate, inefficaci e spesso dannose, vedi i lavori in Corso San Giorgio durati anni.
Ora spetterà a noi lavorare riparare agli errori con azioni efficaci e risolute.
La prima cosa che farò sarà quella di organizzare un tavolo di confronto con tutte le realtà economiche cittadine per avviare un serio lavoro di programmazione volto al rilancio della nostra economia. Voglio lavorare per:
richiedere subito una revisione della Zona Franca Urbana. Così come è stata concepita non ha certamente prodotto i risultati sperati e non ha portato i benefici che una città ferita come la nostra avrebbe meritato.
Istituzione di un tavolo di confronto con le associazioni che rappresentano gli imprenditori ed operatori teramani, per verificare le ricadute degli effetti dell’Area di crisi non complessa, in modo da poter condividere eventuali elementi di modifica, per ampliare lo spettro degli effetti positivi sul territorio ed eventuale confronto con Invitalia per verificare la possibilità di ampliare l’Area di crisi complessa Val Vibrata – Valle del Tronto” anche alla nostra zona industriale di San Atto.
Rimodulazione della misura del POR FESR 2014-2020 della Regione Abruzzo a favore dei quattro comuni capoluogo. La nostra città ha una condizione di svantaggio evidente visti i danni causati da terremoto e maltempo ed è quindi necessario prevedere dei fondi maggiori rispetto agli altri capoluoghi.
Inserimento dell’area del cratere nell’Obiettivo convergenza” nella programmazione dei fondi europei 2021/2027 in modo da ottenere maggiori possibilità di finanziamento a fondo perduto per le imprese che vorranno investire nel teramano.
Rimodulazione del MASTERPLAN relativo ai 10 milioni di euro della funivia, da destinare ad interventi per lo sviluppo della città.
Sarà un impegno duro, ma sarà indispensabile ottenere queste misure per avviare un percorso di rilancio e sviluppo grazie al sostegno che potremo offrire agli imprenditori e agli operatori economici interessati al portare lavoro ed investimenti a Teramo.
Giovanni Cavallari