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bruno18anniIncontrarci qui oggi insieme, per ricordare Bruno e Carino, è un evento desiderato da Giovanna e favorito da una serie di elementi solo apparentemente casuali. Giovanna Fortuna (scrive poesie) desiderava ricordare nostro padre (Carino Fortuna) quando apprende della prematura scomparsa (18 anni per miocardite asintomatica che se lo porta via nel sonno) di un giovane ragazzo di Notaresco di nome Bruno e sente il bisogno di scrivere qualcosa.
Poi mi chiama e così coinvolgiamo Bernardino Dell’Aguzzo (poeta e narratore) amico di nostro padre Carino e uomo di grande sensibilità che sapevamo non si sarebbe sottratto nel donare le sue parole.

La manifestazione si terrà Sabato 30 giugno alle 15,30 nella sala consiliare del Comune di Notaresco

LA MELODIA DELLE PAROLE
…Quando ascoltare è un arte…
Ascoltare parole che evochino armonia e benessere, coincide nella maggior parte delle volte, con l’espressione più intima del proprio essere e talvolta diviene un’esigenza dell’interiorità, ad esempio per superare un momento particolare della vita, per inneggiare la gioia, pregare, ringraziare, esultare, esprimere sensi e sostituire le parole dirette.
 
…….Quando ci si accorge che anche tra paesaggi desolati, puo’ esserci la gioia…..
 
Le parole sono lì, al centro del cuore, dove conta davvero. Non si nascondono, non cercano di fuggire dalla realtà. A volte quasi sfidano la condizione umana, cercando con tutta la forza possibile
Ascoltare è un arte porta con sé bellezza e comprensione profonda.
Per poter ascoltare ci deve essere calma ,
un’ attenzione distesa
e, non deve esserci il minimo sforzo ad acquisire qualcosa.
.Solo chi ascolta veramente può cogliere la la melodia..
OGGI siamo qui perche’ crediamo nei buoni sentimenti, nella forza delle parole che hanno il potere di curare, sostenere dalle sconfitte, far ripartire, riaccendere.

E proprio Oggi
Si celebra il ricordo di BRUNO ATTRAVERSO L’ESSENZIALE SEMPLICITA’ DEL CONTATTO CON LA NATURA, L’AMORE PER LA VITA,
E POI SI RICORDA
Carino Fortuna nel rievocare le parole : cuore, famiglia,bellezza, calore e spazio per l’altro.
Un giovane studente amante la natura ed un attempato dirigente poeta cosa mai possono avere in comune?

Di Bruno ce lo raccontano sua madre e le lettere dei compagni. Le foto della pesca al fiume e dei monti, tra gli ulivi e in prospettiva tra i solchi perfetti d’aratro.
Di Carino lo narrano i suoi scritti cosi autenticamente pregni di vita.
ENTRAMBI vivevano con generosa verita’ portando in dono quel che sapevano e volevano fare.
Cercheremo di onorarli con i nostri pensieri condivisi all’unisono, le immagini, la musica e la poesia che per qualche ora ci allietera’.
Grazie della vostra presenza.

Assisteremo ai ricordi di Bruno..buona visione

RICORDANDO BRUNO

 È difficile saper raccontare di chi se ne è andato, perche’lo ricordano solo gli altri attraverso…gli eventi, le situazioni, gli aneddoti e le metafore., ma ci proveremo!
Un ragazzo, un figlio, un fratello, un amico,, uno studente…...
Tutto sommato una catena ben strutturata, forte, brillante, lucidata, con maglie grosse, apparentemente affidabile, sicura e resistente
Immaginiamo…Cosa viveva?
La felicita’…. di rincontrare una persona che non rivedeva da molti anni,
la tristezza per quel che aveva trascurato,
qualcosa di nuovo ed inaspettato che lo ha reso felice,
qualche piccola guerra per l’impossibile da amare e per qualcuno da aiutare,
qualcosa di tutto e nulla,
- con attimi da solo e pensieroso
- o assieme ad altri leggero ed incosciente.

In qualche momento, avra’ cercato di trovare la sua isola, non certo come luogo dove vivere, ma come posto dove il tempo e lo spazio sembravano sospesi.
Si sara’ fotografato, quando passeggiava, nascosto dietro una roccia o appoggiato ad una palma

Avra’ avuto giornate uggiose somiglianti al suo animo, cariche di promesse di pioggia che sembravano rispecchiare il bisogno di liberare un po’ di sogni.
Vissuti, ricordi, amarezze, piacere e progetti.
Qualcuno qui gli ha camminato fianco a fianco, in ogni singolo istante, in simbiosi, nei non detti, negli spazi per narrare il futuro e lavorare i giorni.
Sara’, per tutti, la speranza che, non si trovera a vivere una giornata uggiosa lontano da chi ami e a dover dare il nome alle cose che gli hanno tolto troppo.
E adesso che la poesia diventa suono del silenzio, e’ un cuscino per il dolore….diventa quasi una preghiera

E nella mancanza che si vive la dimensione del silenzio dove abita solo l’essenziale, la verità e si nasconde il senso della vita.
Se ci pensiamo bene nel quotidiano, presi dall’andare in avanti, ci dividono i rimpianti ed i rimorsi mentre è solo la speranza che ci vede uniti.
Molte cose non vanno capite ma subite con dolore…. Poi rabbia… poi malinconia.
Vorrei augurarci, a noi tutti, il tempo e la pazienza dell’attesa perché qualche cosa ci arrivi per darci piccole risposte.. come quando, con il sole negli occhi si entra con una stanza in penombra e bisogna fermarsi perché gli oggetti lentamente prendano forma e si svelino per poter capire dove siamo.

 

Antonella Fortuna